Silvia Sardone, candidata della Lega alle Elezioni Europee 2024, è stata destinataria di minacce di morte e insulti volgari da parte di islamici sul web. A denunciare quanto subito è stata la diretta interessata, pubblicando gli screenshot dei messaggi sui social network. Le parole che le sono state rivolte sono indicibili. “Spero ti taglino la testa”, si legge.
Il motivo per cui la Sardone è stata presa di mira è da ricondurre alle sue opinioni sull’Islam. In passato infatti si è espressa a lungo sulla necessità di contrastare le moschee abusive e di educare i giovani musulmani a integrarsi coi valori occidentali, per evitare casi di sottomissione. “Evidentemente in tantissimi non sopportano che io, donna libera, possa evidenziare nei miei interventi l’oppressione di tante donne musulmane, spesso private della libertà di uscire di casa sole, lavorare o amare chi voglio”, ha sottolineato in un post pubblicato su Facebook.
La denuncia di Silvia Sardone in vista delle Elezioni Europee 2024: “Non rinuncio a questa battagllia!”
La triste vicenda che ha visto protagonista la leghista Silvia Sardone prende forma proprio nei giorni dell’annuncio dell’arresto in Pakistan di Nazia Shaheen, la madre di Saman Abbas, accusata di averla uccisa proprio perché non sopportava l’idea che volesse sposare il ragazzo che amava e non l’uomo che i suoi familiari avevano scelto per il matrimonio combinato. “Rimango sempre sbigottita sull’odio e sull’incapacità di ammettere che c’è un gravissimo problema di sottomissione delle donne in tante comunità islamiche, spesso trattate come esseri inferiori”, ha ammesso la politica.
È già da mesi però che la donna subisce attacchi di questo genere. “Da tempo sono sotto scorta proprio per la marea di minacce che ricevo sui social e via mai”, ha rivelato. È per questo motivo che ha chiesto che siano accesi i riflettori sul problema in vista delle Elezioni Europee 2024. “Sono anni che ci dicono che il problema è l’islamofobia quando invece in pericolo è l’Europa sotto attacco di un islamismo che ha come obiettivo smontare i nostri valori, i diritti delle donne, le nostre tradizioni. Non rinuncio a questa battaglia”, ha concluso la Sardone.