Michele Santoro e i ricordi della scuola: “Combattevo contro il nozionismo“
Rivelazioni inedite e a tratti spiazzanti quelle che Michele Santoro ha di recente rilasciato su Rai Radio 1, in un’intervista nel programma Un giorno da pecora condotto da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro. Il giornalista, candidato alle elezioni europee con la lista Pace, Terra e Dignità presentata per la prima volta quest’anno, ha ricordato gli anni del liceo e le marachelle che combinava nelle vesti di un alunno spesso indisciplinato ed irrequieto.
“Io ero uno che combatteva molto contro il nozionismo, quindi facevo questa battaglia contro l’imparare a memoria e rispondere a questi quiz. Per questo venivo sempre punito con voti bassissimi”, racconta Santoro, ricordando poi quando venne espulso dal liceo: “All’ultimo dell’anno studiai tutto con un professore che era particolarmente accanito. Sono andato benissimo e ho fatto un grande esame ma lui, ad un certo punto, mi ha fatto una domanda da quiz e allora ho preso il libro di Dante Alighieri che avevo in mano e gliel’ho sbattuto in faccia. Per me era una questione di principio: pensavo che la scuola doveva esser qualcosa di più che imparare qualche versetto a memoria”.
Michele Santoro alunno indisciplinato: “Una volta ho acceso un fuoco in classe e…“
Michele Santoro, ricordando gli irrequieti anni del liceo alla vigilia dei grandi movimenti del ’68, racconta di essere stato un allievo indisciplinato anche durante le lezioni: “Ero un alunno terribile, davo fuoco alla classe, andavo a scuola senza libri”. A quel punto, meravigliati dalla dichiarazione del giornalista, i conduttori di Un giorno da pecora gli chiedono spiegazioni in più su questo gesto inaspettato: “Ho acceso un fuoco in classe una volta che mi annoiavo maledettamente e ho bruciato qualche cartuscella“.
Santoro ricorda che la scuola che frequentava era molto autoritaria e rigida nelle regole e nelle norme comportamentali. “Uno deve capire cos’erano le scuole a quel tempo, scuole molto autoritarie, era prima del ’68“, afferma il giornalista, ricordando un capitolo del suo passato fatto di rivelazioni inedite e decisamente sorprendenti.