Il numero uno della Nato, Jens Stoltenberg, ha fatto chiarezza in merito ad una eventuale escalation della guerra fra Ucraina e Russia, spiegando che l’Alleanza Atlantica non ha alcuna intenzione di inviare delle truppe a Kiev per contrastare l’avanzata dell’esercito di Mosca. Il segretario generale della Nato ha ribadito la questione in occasione di una conferenza stampa di oggi in quel di Helsinki, in Finlandia, alla presenza anche del presidente Alexander Stubb. A riguardo, come riferisce l’agenzia di stampa Nova, Stoltenberg ha spiegato: “La Russia ha lanciato una vera e propria invasione contro l’indipendenza di una nazione sovrana in Europa, e l’Ucraina ha, secondo il diritto internazionale, il diritto di difendersi”.
E ancora: “Noi abbiamo il diritto di fornire supporto all’Ucraina e, come ho detto, gli alleati stanno fornendo supporto all’Ucraina in diversi modi”. Quindi ha aggiunto: “La Nato non ha in programma di dispiegare forze in Ucraina. Ci stiamo concentrando su come stabilire un quadro più solido e istituzionalizzato per il nostro sostegno e su come stabilire un impegno finanziario concordato a lungo termine, per garantire il nostro sostegno all’Ucraina per tutto il tempo necessario”.
STOLTENBERG: “NATO NON INVIERÀ SOLDATI IN UCRAINA” LE PAROLE DISTENSIVE DEL NUMERO UNO DELL’ALLEANZA ATLANTICA
Le dichiarazioni del numero uno della Nato arrivano in un momento di alta tensione in Europa alla luce delle parole dello stesso Stoltenberg che non più tardi di una settimana fa aveva chiesto ai paesi membri dell’Alleanza Atlantica di concedere la possibilità all’Ucraina di colpire il territorio russo con le armi fornite dall’Occidente, proposta a cui avevano risposto in maniera affermativa numerosi Paesi amici come ad esempio Germania e Stati Uniti, disposte quindi a “tollerare” una escalation.
Fortunatamente l’Italia ha per ora risposto picche, ribadendo che l’impegno della nostra nazione sia solo a scopo difensivo della popolazione ucraina. Attendiamo le reazioni dei vari Paesi alle parole di oggi di Jens Stoltenberg che, ribadiamo, appaiono decisamente distensive in un periodo di alta tensione.