La rivoluzione della Formula 1 si avvicina: sono state definite le raccomandazioni del nuovo regolamento tecnico che le scuderie dovranno seguire per la costruzione delle monoposto per il Mondiale 2026. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, che ha esaminato tutte le novità comunicate dalla Federazione internazionale, una delle prime novità riguarda la guidabilità delle vetture, perché è richiesta maggiore agilità, quindi farà il suo debutto l’aerodinamica attiva, mentre diremo addio ai canali Venturi che sono alla base della maggior parte dell’effetto suolo, ma soprattutto non ci sarà più il Drs, che verrà rimpiazzato dalla modalità di sorpasso, chiamata Mos. L’obiettivo principale di questa rivoluzione è ridurre le dimensioni e rendere le monoposto più agili, quindi dal 2026 saranno più strette e leggere, visto che dovranno pesare almeno 768 kg, quindi 30 in meno rispetto al peso attuale, mentre la lunghezza è stata ridotta di poco, 20 centimetri, come le dimensioni complessive.
Nelle ultime stagioni è emerso il problema del porpoising, cioè quello dei saltellamenti: tre anni dopo è stato parzialmente risolto. A tal proposito, Nikolas Tombazis, dt Fia, ha fatto sapere che ci sarà maggiore divertimento in pista e le monoposto saranno più vicine tra loro. Infatti, tornerà il fondo piatto con un diffusore a bassa estrazione, quindi dovrebbero diminuire le turbolenze e migliorare la visibilità dei piloti quando la pista è bagnata, ma aiuterà anche a risolvere il problema della rigidezza, migliorando le prestazioni nei tratti lenti. Per quanto riguarda il carico aerodinamico, scenderà del 30% e diminuirà pure la resistenza all’avanzamento di circa il 55%. Le novità a livello aerodinamico si legano alla costruzione dei nuovi motori.
F1, NUOVO REGOLAMENTO TECNICO: LA RIVOLUZIONE AERODINAMICA
Visto che con i motori attuali le nuove vetture avrebbero crolli di velocità in rettilineo, i motori saranno più semplici, oltre che più economiche, e non ci sarà Mgu-h, ma è stata incrementata di tre volte la potenza dell’elettrico, mentre la parte a combustione, che avrà carburanti interamente sostenibili, diminuirà. Si tratta di modifiche che, come evidenziato dal Corriere, si legano a una rivoluzione a livello aerodinamico, infatti sono due le novità principali: per diminuire la resistenza sui rettilinei ci sarà l’aerodinamica attiva, mentre con il manual override i piloti avranno più energia nella batteria quando si troveranno vicino al rivale davanti a loro.
Per quanto riguarda il primo aspetto, le ali avranno più parti mobili, quindi con i flap chiusi ci sarà più downforce e aderenza in curva, ma è prevista anche un assetto con una minore sa resistenza per incrementare la velocità sul rettilineo. L’ala posteriore avrà tre elementi, ma non ci sarà la beam ring, mentre le piastre terminali saranno più semplici. Passo indietro per le paratie laterali, che saranno più simili alle monoposto risalenti a prima del 2022. Previsto un restringimento dell’ala anteriore, che avrà un flap a due elementi, mentre spariranno i passaruota anteriori. Diversi saranno i convogliatori per portare i flussi all’interno della monoposto per evitare che le turbolenze causate dall’asse anteriore creino fastidi alle auto che seguono.
VERSO UNA FORMULA 1 PIÙ SICURA E SOSTENIBILE
Tra le novità principali abbiamo citato la sostituzione del Drs, perché dal 2026 in Formula 1 ci sarà il Mos, che va inteso come un’evoluzione del vecchio Kers, perché i piloti potranno gestire l’energia nelle sfide dirette con i rivali. Ma è stata affrontata anche la questione sicurezza, anche se le monoposto attuali sono le più sicure viste finora, ma la Fia ha voluto incrementare la protezione a livello laterale, dalla parte della batteria, senza aumentare il peso. Le luci dietro saranno più visibili, mentre verranno introdotte quelle laterali. Ma al tema della sicurezza si aggiunge quello della sostenibilità, visto che, come evidenziato dal Corriere, il carburante sarà totalmente sostenibile, sarà benzina sintetica che riduce drasticamente le emissioni e potrebbe essere usato a livello industriale. Ma l’attenzione alla sostenibilità si evince anche dal maggiore uso di energia elettrica, che sarà quanto quella termica, quindi sarà possibile raggiungere il traguardo della neutralità entro il 2030 che la Formula 1 si è imposta.