ELEZIONI LEGISLATIVE 2024: NEI SONDAGGI POLITICI FRANCIA VOLA MARINE LE PEN CON BARDELLA. SE POI SI CONFERMA L’ACCORDO RN-LR…
I risultati delle Elezioni Europee con il trionfo di Marine Le Pen, lo scioglimento dell’Assemblea Nazionale e l’indizione di nuove Elezioni Legislative 2024 voluto dal Presidente Emmanuel Macron, il possibile accordo tra RN e Repubblicani e ora i nuovi sondaggi in Francia che vedono volare la destra di Bardella: la Francia ha vissuto tutto questo nel giro di tre giorni, uno sconvolgimento politico che nasce da lontano con la crescita dei consensi su Le Pen non solo nel mero campo della destra, ma che è stato accelerato dalla profonda crisi di consensi attorno all’Eliseo a ridosso delle Europee.
Così si arriva alle settimane già convulse per l’arrivo delle inattese Legislative 2024 il prossimo 30 giugno (il 7 luglio il ballottaggio) con i primi sondaggi in Francia post-Elezioni Europee che danno pieno consenso a Marine Le Pen e il suo candidato Premier Jordan Bardella: secondo i dati di Taluna-Harris Interactive, ad oggi per i 577 seggi complessivi dell’Assemblea Nazionale (appena sciolta da Macron) il Rassemblement National potrebbe conquistare tra un minimo di 235 e un massimo di 265 seggi, ottenendo così da solo la maggioranza relativa. Per arrivare però ai 289 richiesti per la maggioranza assoluta servirebbero altri innesti, da qui l’appello di Bardella alle forze anti-Macron, raccolto già dal leader dei Repubblicani Eric Ciotti (che però ha “spaccato” il partito gollista ora divisione sulla decisione della presidenza).
SONDAGGI POLITICI FRANCIA E SCENARI ELEZIONI 2024: L’AZZARDO DI MACRON E IL PIANO DI MARINE LE PEN
Sempre secondo i sondaggi in Francia, i Repubblicani avrebbero tra i 40 e i 55 seggi, in netto calo rispetto alle ultime Elezioni parlamentari del 2022 ma bastevoli per una maggioranza assoluta della destra composita RN-LR. Per la coalizione pro-Macron e Attal “Ensemble-Renew” si scenderebbe dai 249 di due anni ad addirittura i 125-155 dell’ultima rilevazione post-Europee. Per il “fronte popolare di sinistra”-Nupes, gestito da Melenchon, si rimarrebbe tra i 115 e i 145 seggi complessivi: nei prossimi giorni si dovrebbero definire le alleanze, ancora frastagliate da un voto anticipato del tutto inatteso, capendo bene se alla fine realmente i Repubblicani appoggeranno Marine Le Pen, se i socialisti di Raphaël Glucksmann aderiranno a Nupes o, se come sembra, correranno in solitaria, o addirittura con un patto pro-Attal; da ultimo, anche il partito di destra “Reconquete” di Eric Zemmour occorre comprendere se rimarranno fuori dalla coalizione di RN, come pare indirizzo preso da Le Pen nel tentativo di accrescere il voto conservatore, diminuendo quello estremista.
Secondo quanto spiega oggi al “Corriere della Sera” Sylvie Goulard, presidente dell’istituto franco-tedesco di Ludwisgburg, i sondaggi in Francia attuali danno due possibili scenari per il dopo Elezioni Legislative 2024: in primo luogo, se in Assemblea Nazionale non ci fosse una maggioranza netta, allora Macron potrebbe governare dall’Eliseo «come in fondo ha già fatto nei due anni appena passati, magari rinunciando a grandi riforme. Certo da un punto di vista politico sarebbe una situazione molto difficile». In secondo luogo, il Rassemblement National non solo vince ma ottiene la maggioranza assoluta con magari l’ingresso di alcuni Repubblicani e altre forze anti-Ensemble: a quel punto Bardella sarà Premier e per Macron le ipotesi dimissioni – seppure già smentite in caso di sconfitta nelle Legislative – potrebbero non essere così campate per aria.
Vi sarebbe anche un terzo possibile scenario che i sondaggi in Francia danno però comune altamente improbabile, ovvero un successo dell’appello lanciato da Macron a tutte le forze progressiste e moderate contro Marine Le Pen, riottenendo la maggioranza nel Parlamento francese. «Dopo i risultati delle europee la situazione politica imponeva uno scioglimento», ha detto oggi in conferenza stampa il Presidente Macron, «la destra oggi vale un 40%» e ciò «non possiamo ignorarlo». Al netto di ciò, il leader di Renew vuole dialogare con tutti coloro che ad oggi non fanno parte della maggioranza alle dipendenze del Premier Attal: «il blocco centrale, progressista, democratico e repubblicano (…) è unito e chiaro nel suo rapporto con la Repubblica, con l’Europa e con le sue priorità». Per nulla gradito il possibile appoggio di LR a Bardella, con Macron che attacca a muso duro «il presidente dei Repubblicani Eric Ciotti volta le spalle in poche ore all’eredità del generale de Gaulle, di Jacques Chirac e di Nicolas Sarkozy».