ASTENSIONE RECORD ALLE EUROPEE 2024: IL COMMENTO DELLA COMPAGNIA DELLE OPERE
I risultati record per l’astensione alle Elezioni Europee 2024 fanno riflettere in queste ore non solo la politica ma l’intera società civile interessata allo sviluppo continuo della comunità: in un primo commento al voto dell’8-9 giugno 2024 la Compagnia delle Opere (CdO) ha voluto esprimere la piena provocazione per il forte astensionismo visto alle urne, con solo il 48,31% di affluenza tra Italia e fuori sede, record storico negativo sotto il 50% per la prima volta in un’elezione nazionale.
Partendo da questi risultati, la CdO – che in piena campagna elettorale nel volantino di giudizio sulle Elezioni Europee 2024 esprimeva «la necessità di un’orizzonte ideale per un’Europa smarrita» – intende promuovere un percorso di sensibilizzazione rivolto soprattutto ai giovani per «introdurli all’importanza della partecipazione». Davanti a meno di un italiano su due votante alle Elezioni, la Compagnia delle Opere sottolinea la necessità di un percorso di sensibilizzazione «rivolto ai giovani, cercando di introdurli all’importanza non tanto e non solo del voto, ma della partecipazione alla vita della Comunità».
“GIOVANI, PACE E PERSONA”: DA DOVE RIPARTIRE DOPO LE ELEZIONI
La partecipazione al voto e non solo, il commento della CdO alle Europee 2024 invita ad una più piena partecipazione alla vita sociale: salutando con soddisfazione il contributo dei 25 incontri organizzati sull’intero territorio italiano – con oltre 20mila persone collegate e in presenza – anche per i prossimi mesi la Compagnia delle Opere si ripropone di continuare ad approfondire i temi del volantino promosso per le Europee.
«In questo affascinante tentativo abbiamo riscontrato un sostegno inaspettato da parte di alcuni candidati che, pur partendo da formazioni politiche differenti, hanno riscoperto una unità di lavoro su contenuti e valori comuni», spiegano ancora i responsabili della CdO, riscoprendo l’originale posizione dell’autentica unità in politica, valore utile da richiamare per «tutti coloro che si approcciano alla vita pubblica, in primis i nostri associati e amici».
Il lavoro comune richiesto alla comunità e alla politica è di un continuo percorso per «coinvolgere le istituzioni e la società civile in un lavoro di continuo approfondimento dei temi che ci stanno a cuore». La CdO proporrà questo percorso ad una molteciplità di stakeholders in diversi Paesi, anche sfruttando la nuova sede dell’associazione attiva nel mondo imprenditoriale direttamente a Bruxelles. Il tutto con il duplice intento sempre vivo, da un lato di favorire «l’unità dei cristiani in politica» e dall’altro il dare «una rinnovata identità all’unione europea». Il progetto lanciato dalla CdO verrà a breve illustrato nel Meeting di Rimini 2024 (20-25 agosto in Fiera Nuova di Rimini), aperto per tutti coloro che intendono dialogare «sui contenuti mettendo da parte posizioni preconcette e schemi rigidi di pensiero appartenenti ad epoche passate». Nel volantino sulle Europee 2024 la CdO sottolineava l’urgenza di ritornare alle origini riproponendo al centro del progetto europeo non prima l’economi, bensì «la possibilità di costruire una pace stabile e duratura»: dalla pace alla centralità del libero agire, come ripeteva H.H. Humphrey, «La libertà viene scolpita a colpi di martello sull’incudine della discussione, del dissenso e del dibattito».