Il tabloid britannico The Guardian ha dedicato ampio spazio al documentario uscito in questi giorni negli Stati Uniti dal titolo The Grab, che si sofferma sulla corsa a cibo e acqua, le risorse più preziose in vista di un futuro di possibile carenza. Nel 2013 il conglomerato alimentare statunitense Smithfield Foods, che era il più grande produttore di carne di maiale del Paese, venne venduto ad una società con sede ad Honk Kong, leggasi il WH Group, in cambio di 7,1 miliardi di dollari, la più grande acquisizione cinese mai realizzata nella storia americana.
Di fatto, sottolinea il giornale, da un giorno all’altro la Cina è diventata proprietaria di un maiale americano su quattro. Una vicenda che ovviamente non è passata inosservata da parte di autorità e media, ma agli occhi dei consumatori è invece passato il tutto un po’ in sordina. Fra coloro che hanno voluto vederci chiaro anche Nate Halverson, giornalista del Center for Investigative Reporting (CIR) di Emeryville, California, secondo cui la vendita della Smithfield nascondesse un documento segreto che confermava appunto il fatto che i maiali fossero stati venduti ai cinesi all’interno di una precisa “strategia nazionale” del gigante asiatico.
THE GRAB, IL DOCUMENTARIO CHOC SU CIBO E ACQUA: “E’ SOLO LA PRIMA FASE…”
The Grab si è occupato di tutto questo ma anche delle mosse dei governi nazionali e degli investitori, nonché delle forze di sicurezza, di accaparrarsi risorse alimentari e idriche. Per Halverson: “Stiamo solo assistendo alle prime fasi di quella che sarà la grande storia del 21° secolo”.
In The Grab, un documentario che è durato sei anni, vengono trattati diversi casi sospetti, come ad esempio l’acquisto di una società di New York di terreni agricoli nell’Arkansas per rifornire Honk Kong, ma anche la richiesta dell’Arabia Saudita di prosciugare le falde acquifere dell’Arizona. “Ciò che è stato il petrolio per il 20° secolo, cibo e acqua saranno per il 21°”, sottolinea il Guardian, mentre Handerson aggiunge: “Il 20° secolo ha avuto l’Opec. In futuro avremo Food Pec”. Si tratta di una tendenza che è già in atto, e basti ad esempio pensare all’invasione russa in Ucraina, che secondo The Grab è motivata anche dal desiderio di Putin di controllare il grano e quindi il pane.
THE GRAB, IL DOCUMENTARIO CHOC SU CIBO E ACQUA: “L’ISTINTO E’ QUELLO DI ACCUMULARE”
Del resto ogni persona ha bisogno di cibo e acqua, ma non c’è abbastanza terra coltivabile sul nostro pianeta in vista dell’aumento previsto di altre 2 miliardi di persone entro il 2050. “L’istinto, a livello primordiale e nazionale, è quello di accumulare”, aggiunge il Guardian. Si torna quindi sul caso dei sauditi che hanno acquisto 15mila miglia quadrate di terreno agricolo, con l’azienda che la gestisce che ha prosciugato le falde acquifere per una quantità esagerata, cosa legale per la legge dello stato, ma i residenti sono rimasti senza acqua.
Secondo Handerson questa corsa al cibo e all’acqua non è giustificata: “C’è abbastanza acqua per coltivare abbastanza cibo, per produrre abbastanza calorie per nutrire tutti gli abitanti del pianeta oggi” ma le persone non riescono ad andare oltre l’interesse personale e il profitto. “La speranza è con il film – conclude – si possa iniziare a vedere il problema e a lavorare per dare vita ad un mondo che tutti noi vogliamo vivere”.