Indagine della procura di Roma sulla morte del generale Claudio Graziano, presidente di Fincantieri: si procede con l’ipotesi di reato di istigazione al suicidio, come accade in questi casi, un atto indispensabile per effettuare gli accertamenti del caso. Il corpo è stato trovato steso sul letto da un carabiniere della scorta che era in possesso di un’altra chiave del suo appartamento nel centro storico della capitale, quindi è stato lui a lanciare l’allarme. Sul posto sono accorsi il medico legale, il pm di turno e le forze dell’ordine, poi è emerso che si sarebbe sparato un colpo in testa nella notte, dopo aver scritto e lasciato un biglietto.
Oltre alla Premier Giorgia Meloni e al ministro degli Esteri Antonio Tajani, ha espresso il suo cordoglio anche il ministro della Difesa Guido Crosetto, che ha ricordato i “percorsi comuni esaltanti” vissuti col generale Claudio Graziano. Inoltre, ha espresso il “profondo senso di tristezza” per la morte di un uomo che ha dato il suo contributo per modernizzare l’Italia tramite i suoi incarichi. Infine, ne ha evidenziato “attaccamento incondizionato” e “assoluta fedeltà alle Istituzioni“. (agg. di Silvana Palazzo)
TROVATO MORTO IN CASA IL GENERALE CLAUDIO GRAZIANO, PRESIDENTE DI FINCANTIERI: IPOTESI SUICIDIO TRA LE VARIE PISTE
Il mondo della politica e dell’imprenditoria italiana è sotto choc da questa mattina dopo il ritrovamento del generale Claudio Graziano, presidente di Fincantieri, morto in casa a Roma: il 70enne tra i più eminenti vertici militari italiani, dal 2022 era presidente attivo in una delle più importanti aziende economiche del Paese, indicato da Cassa Depositi e Prestiti. Alla guida di delicatissime operazioni dell’esercito italiano fino al ritiro in incarichi civili, il generale Graziano ha guidato – tra le altre – la Brigata Multinazionale Kabul in Afghanistan nel 2006 e ha ricevuto l’incarico dalla NATO nel 2007 di guidare da Force Commander la missione Unifil in Libano.
Si teme purtroppo l’ipotesi del suicidio secondo le prime informazioni circolate dall’ANSA già stamattina al ritrovamento del corpo: il generale, grande sostenitore della difesa dell’Ucraina e della necessità di un esercito comune europeo, di recente aveva perso l’amata moglie Marisa, lutto che lo aveva comprensibilmente molto turbato. Come scrive il “Foglio” citando fonti di indagine, «il generale Graziano si sarebbe sparato un colpo in testa a letto nella notte» dopo aver lasciato un biglietto in casa: la constatazione sarebbe poi avvenuta con il medico legale, i carabinieri e il magistrato di turno.
LO CHOC DELLA POLITICA ALLA MORTE DEL GENERALE GRAZIANO: MELONI “SONO SCONVOLTA”
Alle prime notizie circolate stamani, è Fincantieri a confermare la morte del presidente generale Claudio Graziano: «improvvisa scomparsa», scrivono, «lascia un grande e incolmabile vuoto. L’amministratore delegato e direttore generale Pierroberto Folgiero, il Consiglio di amministrazione, il collegio sindacale, i dirigenti e tutti i dipendenti di Fincantieri ne ricordano con commozione le straordinarie doti umane e professionali che lo hanno da sempre contraddistinto nella sua lunga carriera».
È del vicepremier Antonio Tajani, Ministro degli Esteri, il primo messaggio diretto per le condoglianze alla famiglie del generale: «Era un amico ed è stato uno straordinario ufficiale che ha reso onore all’Italia, anche nei suoi ruoli europei. Una preghiera lo accompagni nel viaggio per raggiungere la sua sposa». In attesa di capire se l’ipotesi del suicidio venga o no confermata dalla magistratura, profondamente sconvolta resta anche la Premier Giorgia Meloni che in una nota di Palazzo Chigi esprime profondo cordoglio per la scomparsa del generale Graziano: «Sono sconvolta dalla notizia. Ci lascia un integerrimo servitore dello Stato, che in tutta la sua vita ha reso onore alla nazione, alle forze armate e alle istituzioni con dedizione, competenza e professionalità». Da Bruxelles anche il commissario Ue all’Economia ed ex Premier Paolo Gentiloni non riesce a capacitarsi della morte di Graziano, un servitore dello Stato e per lui anche un profondo amico. In una intervista ad “Avvenire” lo scorso ottobre 2023 il generale Graziano aveva espresso grande speranza nella missione di pace della Chiesa, voluta dal Papa con il Cardinale Zuppi, per le sorti delle guerre in Ucraina e Medio Oriente: «su Israele e Ucraina l’Ue deve parlare con una voce sola», aveva spiegato indicando la rotta per l’Occidente verso la pace.