Si sta diffondendo sempre più una nuova variante del Covid, la KP.3, che negli Stati Uniti sembra già la più diffusa. Le ultime proiezioni dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie mostrano infatti che si tratta della versione attualmente più presente nella popolazione. Come spiega Rai News, la banca dati “ora mostra le sequenze Covid KP.3.1.1 dei viaggiatori negli aeroporti Usa inviate l’11 giugno 2024 con origini dei passeggeri” varie, “tra cui Francia, Germania, Italia, Giappone e Regno Unito, insieme alla Spagna”. Dunque, la variante viaggerebbe in aereo e proverrebbe tra le altre anche dall’Europa.
Gli screening aeroportuali Usa, come spiega l’esperto Urquhart, non hanno mostrato in realtà alcun passeggero che ha come provenienza l’Italia. Secondo Federico Gueli, “cacciatore di varianti” italiano, “risulta invece una sequenza prelevata il 9 maggio, che secondo le informazioni visibili, sarebbe di una passeggera proveniente dall’Italia, una donna di mezza età”. Il caso è stato rilevato dallo Stato di Washington ma secondo l’esperto è “poco per poter già ipotizzare una circolazione nel nostro Paese. Essendo viaggiatori, potrebbe trattarsi anche di una persona che ha fatto un doppio viaggio, Spagna e poi Italia, quindi dal nostro Paese abbia preso l’ultimo volo e così sia stata registrata”.
Casi Covid in aumento con la variante KP.3
I casi di Covid, che vedono come ultima variante rilevata la KP.3, sono in aumento negli Stati Uniti e in particolare modo in California e nella città di Los Angeles: qui sono stati registrati nell’ultima settimana 121 casi, in aumento rispetto ai 106 di quella precedente. Anche un’altra decina di Stati negli Usa mostra contagi in aumento, mettendo in stato l’allerta le autorità: le infezioni, secondo gli studiosi, sono spesso dovute alle mutazioni del virus e attualmente a guidare la classifica dei casi di sono la KP.2, KP.3 e KP.1.1.
I numeri, comunque, nono sono ufficiali e anzi, potrebbero essere molto più alti considerando che ormai spesso anche chi mostra i sintomi non si sottopone ad alcun tampone: le cifre riportate provengono infatti solo dai risultati dei tamponi fatti in laboratori medici. Le variazioni KP, secondo quanto spiegato dall’epidemiologo di San Francisco Peter Chin-Hong, sono il 20% più contagiose della variante “madre” JN.1. Il virus, inoltre, è stato rilevato nelle acque reflue in Florida, Hawaii, Montana, California, Alaska, Connecticut, Georgia, Maryland e New Mexico.