Sottoscrivere un’assicurazione di un’auto o di uno scooter (o di qualunque altro veicolo) sta diventando sempre più difficile. I costi aumentano ma le clausole peggiorano: costi di franchigia più elevati e tetto massimale ridotto a discapito del contraente.
Nonostante le molteplici possibilità per risparmiare sulla RCA l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni è in totale disaccordo sulla nuove procedure forzate – come ha esposto la SNA – che spinge gli agenti delle assicurazioni a rincarare le franchigie ma ridurre i massimali.
Assicurazione auto sempre più cara: l’esposto IVASS
Le nuove franchigie potrebbero ammontare a 2.000€ e 3.000€ ma con delle scoperture importanti ai danni soprattutto delle aziende che sono sempre più esposte al rischio, soprattutto per via degli eventi atmosferici imprevedibili (fenomeno sempre più diffuso in tutto il territorio).
La contrazione del mercato potrebbe mettere in difficoltà ditte e famiglie che in alcuni contesti potrebbero trovarsi costretti a rinunciare alla polizza a causa delle condizioni svantaggiose proposte dalle compagnie.
Da un report emerso e pubblicato dall’Aiped (Associazione Italiana Periti ed Estimatori danni), il principale responsabile degli aumenti sarebbe il “cambiamento climatico”. I fenomeni – al limite del catastrofico – con danni alle vetture estremamente significativi, stanno costringendo le assicurazioni a ridurre i massimali.
Ma non è tutto: adesso i contraenti dovranno sottoscrivere delle clausole extra e specifiche per poter essere coperti da eventuali danneggiamenti a causa di eventi atmosferici e calamitosi.
Negli ultimi anni i rincari sono stati pari al 50% con aumenti di rinnovo vertiginosi. A confermare il dato dell’Aiped sono i 1.468 fenomeni intensi in tutta la nostra penisola soltanto nel 2024, con conseguenze ingenti ai danni degli automobilisti: ammaccature profonde, buchi in tutta la carrozzeria, parabrezza frantumati e grandinate da paura.
Le Regioni più colpite da questi fenomeni più devastanti sono il Veneto (che conquista il podio) seguita dalla Lombardia, dal Piemonte dall’Emilia Romagna. Insieme totalizzano il 70% dei danni e riparazioni più costose come dichiarato dalle carrozzerie.