Lo scorso venerdì (esattamente il 14 giugno 2024) nell’ambito della 18esima edizione del Festival della Biodiversità, organizzato dal Parco Nord Milano, si è tenuto il convegno “Osservatorio Regionale per la biodiversità: dalla scienza alla conservazione” promosso da Fondazione Lombardia per l’Ambiente – la FLA – con il sostegno e il supporto della Direzione Generale lombarda Territorio e Sistemi Verdi: un’occasione per rilanciare ancora una volta la necessaria battaglia per il ripristino e la conservazione di ecosistemi e specie animali; ma anche per presentare l’ultimo report dall’Osservatorio Regionale per la Biodiversità – nato anche questo per volere della FLA e guidato assieme alla Regione Lombardia, al Parco Monte Barro-CFA, al Centro Nazionale Carabinieri Biodiversità ‘Bosco Fontana’, ad ERSAF e ad ARPA Lombardia – sul rispetto delle Direttive Natura.
Nel lungo rapporto, oltre a ricordare i punti cardine delle Direttive Natura, vengono esposti tutti i progetti territoriali promossi dalle osservazioni e dagli studi dell’Osservatorio che oggi vanta la bellezza di oltre 500mila dati faunistici e floristici raccolti con il supporto di esperti, cittadini (la cosiddetta ‘citizen science’) e associazioni. Tra i progetti lombardi a supporto della biodiversità più interessanti spiccano sicuramente le Aree Prioritarie di Intervento per il ripristino della connessione ecologica individuate grazie al progetto – sempre promosso da FLA – Life GESTIRE2020; ma anche la realizzazione di rifugi per i chirotteri nello stesso Parco Nord milanese; e ancora la recente segnalazione (dopo 25 anni di ‘assenza’) di alcuni esemplari di Rosalia alpina in Val Bodengo.
Non sono mancati – sempre durante il convegno dello scorso venerdì – anche alcuni rimandi alle future sfide che attendono la Lombardia, l’Italia e il mondo intero per il ripristino della biodiversità, raccolte da FLA e portate avanti dal suo Osservatorio con enti come il WWF o la Fondazione Patrimonio Ca’ Granda; entrambi presenti al Parco Nord di Milano.
FLA: “La biodiversità è uno dei temi decisivi per il nostro futuro”
“La biodiversità è uno dei temi decisivi per il futuro del pianeta – ammonisce in conferenza il direttore FLA Fabrizio Piccarolo – e i dati ci indicano l’urgenza di agire” perché “gli ultimi risultati a livello italiano non indicano miglioramenti sostanziali rispetto al passato“, e ad oggi sono ancora “il 63% delle specie, l’81% degli habitat e il 39% degli uccelli” che versano in condizioni di conservazione “sfavorevoli“. A far eco all’appello di FLA c’è anche Gianluca Comazzi (Assessore al Territorio e Sistemi verdi della Lombardia) che ricorda come “conoscere è fondamentale per agire e conoscere la biodiversità è di per sé una sfida” con migliaia di specie che non sono ancora state osservate e molte altre che “si estinguono prima di venire scoperte [con] un ritmo da 100 a 1000 volte più elevato rispetto al ritmo ‘naturale’“: in tal senso si deve leggere l’impegno dell’Osservatorio “che si rafforzerà ancora di più grazie al progetto Life NatConnect2030, di cui Regione Lombardia è capofila“.
Ringraziando per “il prezioso lavoro” fatto fino ad ora da FLA e dall’Osservatorio, Marzio Marzorati (Presidente di Parco Nord Milano) ha rilanciato “la missione dei parchi regionali” di studio “della biodiversità e del suo andamento nelle aree maggiormente abitate – come nel caso specifico del suo Parco milanese –, dove esistono le maggiori criticità per il cambiamento climatico. La biodiversità è cruciale per la nostra sopravvivenza“, ha spiegato ancora Marzorati, precisando che “non dobbiamo dimenticare che ne facciamo parte e che crea bellezza“.