SCHEDE GIÀ SEGNATE A BARI: DENUNCIA SUL BALLOTTAGGIO DELLE COMUNALI 2024
«Una scheda già votata e segnata, consegnata ad un elettore»: mentre il sindaco uscente Antonio Decaro votava nel suo seggio elettorale per il ballottaggio delle Elezioni Comunali Bari 2024 dicendo «voto per diventare ex sindaco», qualche km più in là il candidato del Centrodestra Fabio Romito denunciava qualcosa di molto grave nella gestione dell’amministrazione comunale barese. E così la tranquilla routine delle votazioni per il secondo turno a Bari, dopo che due settimane fa i due candidati Romito e Vito Leccese non erano riusciti a conquistare il 50%, si è improvvisamente spezzata con la grave segnalazione pervenuta fino al giovane candidato sindaco della Lega.
«Mi è arrivata una segnalazione da un seggio – afferma Romito in una nota all’ANSA – nel quale ad un elettore è stata consegnata una scheda già votata»: elemento ancora più grave, una volta aver aperto tale scheda – continua la segnalazione dal seggio di Bari – sulla scheda v’era una X sul nome del candidato sindaco del Centrosinistra, Vito Leccese, a quando è stata consegnata una nuova scheda allo stesso elettore «quella che aveva in mano è stata imbucata».
DA BARI A LECCE, ANCORA CAOS PUGLIA-EMILIANO PER I BALLOTTAGGI DELLE ELEZIONI COMUNALI
Il presidente del seggio in questione – denuncia ancora il candidato sindaco al ballottaggio Bari 2024 Fabio Romito – si sarebbe rifiutato di verbalizzare quanto avvenuto e per questo motivo i rappresentanti di lista del Centrodestra hanno dato mandato agli avvocati di sporgere formale denuncia contro tale seggio, informando le autorità cittadine. «Sul posto», conclude Romito, «è già intervenuta la Digos che sta valutando eventuali provvedimenti. Invitiamo tutti a segnalare eventuali episodi dubbi all’interno dei seggi» per il ballottaggio delle Elezioni Comunali Bari 2024.
Se al ballottaggio di Bari le polemiche sul voto delle Amministrative partivano già da lontano fin dalle indagini in campagna elettorale sui presunti voto di scambio che coinvolgevano esponenti del Partito Democratico a livello regionale e locale, è ancora la Puglia a rappresentare le principali polemiche di questi ballottaggi con un presunto caso di violazione del silenzio elettorale a Lecce. Pare infatti che il Presidente di Regione Puglia, Michele Emiliano, abbia convocato la mattina del 22 giugno – a silenzio elettorale vigente – i primari dell’ospedale di Lecce «per indurli a votare il candidato di centrosinistra Salvemini, dimostrando che la sanità pubblica pugliese, lungi dall’essere al servizio dei cittadini, indipendentemente dalle loro identità politiche, è diventata solo ed esclusivamente uno strumento di potere politico, con tutto ciò che ne consegue in termini di terzietà e credibilità». La denuncia del Centrodestra di Adriana Poli Bortone (candidata sindaco a Lecce al ballottaggio) in questa nota è stata presentata al prefetto di Lecce, ricevendo in risposta dal Partito Democratico la difesa d’ufficio del deputato dem Claudio Stefanazzi, «nel rispetto delle norme Emiliano ha solo incontrato a porte chiuse alcuni amici».