Per celebrare i suoi 30 anni di attività la Fondazione Progetto Arca ha organizzato un evento con al centro la sostenibilità sociale e come viene affrontata da parte delle aziende e delle fondazioni la sua dimensione sociale. L’evento che si è tenuto a Milano ha coinvolto quattro realtà: da Fondazione Fiera Milano a JTI Italia, insieme a H&M Italia e NOLOOP, che affianco da tempo la onlus per la realizzazione dei progetti in Italia e nel mondo per aiutare le persone in difficoltà, fragili ed emarginate. Alberto Sinigallia, presidente di Progetto Arca, ha introdotto l’evento, mentre la moderatrice è stata Rossella Sobrero, che è co-fondatrice di Koinètica ed è esperta di comunicazione e sostenibilità. L’attenzione per chi si trova in una condizione di grave povertà e vive l’emarginazione sociale sulla sua pelle ha caratterizzato da sempre l’attività della Fondazione Progetto Arca non solo in Italia, ma anche nel mondo.
Quindi, in questi trent’anni ci si è occupati di senza fissa dimora, famiglie in uno stato di emergenza abitativa oltre che economica, tossicodipendenti e migranti: lo hanno fatto quotidianamente operatori e volontari, i quali hanno offerto sostegno concreto, che si è tradotto anche in assistenza e accoglienza, recupero e reinserimento. I numeri parlano chiaro: i beneficiari in questi tre decenni sono stati oltre 435mila, di cui l’88 per cento nel nostro Paese; sono stati forniti oltre 23 milioni di pasti e sono state accolte 108.010 persone, di cui quasi 8 su 10 hanno terminato il percorso con risultati positivi. Infatti, il 35% delle persone aiutate da Progetto Arca sono arrivate all’autonomia abitativa, mentre il 42% si è affidato ad altri servizi riabilitativi. Ma la stessa “famiglia” della Fondazione Progetto Arca è cresciuta, a conferma della propensione alla solidarietà: ci sono 616 volontari in tutta Italia.
L’IMPEGNO DI PROGETTO ARCA IN NUMERI E IL VALORE ECONOMICO GENERATO
Questi dati non possono che impressionare per quanto sono grandi e suscitare orgoglio in Fondazione Progetto Arca, ma il presidente Alberto Sinigallia rimarca che dietro i numeri ci sono persone con progetti di vita, ed è questo a fare la differenza, infatti si offre una risposta ad hoc. Ma per verificare l’efficacia della propria attività è importante analizzare l’impatto dei servizi offerti: Progetto Arca lo fa dal 2021, rivendicando il valore economico sostenuto, che non solo è più alto rispetto al costo originario, ma è superiore al doppio. Ad esempio, l’anno scorso Progetto Arca ha raggiunto 16,7 milioni di euro come valore economico sostenuto, ma quello generato ha superato i 35 milioni: quindi il cosiddetto “moltiplicatore del ritorno sociale” è di 2,1.
Ciò viene riscontrato in tutti i tre ambiti che caratterizzano l’attività della Fondazione: dall’accoglienza al soddisfacimento dei bisogni primari, passando per la presa in carico delle persone. Per quanto riguarda i proventi, per il 77% derivano da attività di assistenza e accoglienza, la parte restante dalla raccolta fondi che sostengono gli interventi non coperti dai fondi delle istituzioni. Quest’ultima parte comprende un contributo da aziende e fondazioni aziendali, come le quattro sopracitate. Le aziende si affiancano a Progetto Arca tramite contributi in denaro e donazioni di beni e servizi, ma anche con volontariato aziendale: lo dimostra l’Housing sociale, l’ampliamento delle soluzioni abitative, e il sostegno alimentare, con la consegna di aiuti alimentari, il potenziamento delle Cucine mobili che dispensano i pasti in varie città, da Milano a Bari, e della spesa gratis nei Market solidali, che sono 8 attualmente. Ma vanno citati anche i progetti all’estero, come le donazioni di aiuti all’Ucraina.
GLI INTERVENTI DI FONDAZIONE FIERA MILANO, JTI ITALIA, H&M E NOLOOP
All’incontro è intervenuta anche Enrica Baccini, responsabile Area Studi di Fondazione Fiera Milano, la quale ha espresso orgoglio per il sostegno a Fondazione Progetto Arca, visto che dall’inizio della sua attività è in pole position «con azioni concrete, impegno e passione a favore della nostra comunità e non solo». Dal canto suo, spiega Baccini, Fondazione Fiera Milano mette a disposizione la sua capacità di fare rete con chi opera nell’ambito delle emergenze sociali e umanitarie. Lorenzo Fronteddu, Corporate Affairs & Communication Director di JTI Italia, ha parlato di «una storia bellissima» in merito a Progetto Arca, precisando che l’azienda condivide valori e impegno, motivo per il quale la collaborazione va avanti da più di dieci anni per aiutare chi ha bisogno.
In campo c’è anche H&M Italia, azienda per la quale ha parlato la Sustainability Manager Francesca L’Abbate, che ha parlato di Progetto Arca come di un «partner strategico» per contribuire attivamente alla promozione dell’inclusione sociale e dell’integrazione dei fragili. Ad esempio, H&M ha sostenuto il progetto Guardaroba Sociale e lo ha esteso nei Social Market per promuovere circolarità e sostenibilità con la donazione di arredi e abiti che possono “rinascere”. Stima è stata espressa anche da NOLOOP, in particolare dal presidente e ad Paolo Donzelli, il quale ha assicurato sostegno continuativo a Progetto Arca affinché le loro iniziative a lungo termine possano rafforzarsi.