I SONDAGGI POLITICI SWG CON LE INTENZIONI DI VOTO POST-EUROPEE: FDI VOLA VERSO IL 30%, M5S APPIEDATO AL 10%
Nella seconda analisi post-Elezioni Europee 2024 i sondaggi politici di Swg aiutano a dare ancora di più la sensazione che il voto per il Parlamento Ue sia stato ben più incidente di una “normale” elezione di “mid-term” per la politica italiana. Giorgia Meloni che vola verso il 30% dopo aver stravinto le Europee è solo uno dei temi, neanche il più “originale” se vogliamo: in queste ultime intenzioni di voto si può infatti vedere con mano la crisi assoluta del M5s crollato al 10%, la lotta quasi pari tra Salvini e Tajani, per non parlare del rischio sparizione di Renzi e la crescita “smodata” di Alleanza Verdi-Sinistra.
Tutto nei sondaggi politici pubblicati da Swg per TgLa7 lunedì sera: i numeri dicono infatti che Fratelli d’Italia dopo la vittoria in campo europeo punta all’incasso anche nei consensi italiani: 29% è il dato attuale, con una crescita dello 0,4% dopo l’approvazione duplice di Autonomia differenziata (difesa ieri dalla Premier Meloni nei suoi appunti social) e Premierato. Il Pd di Elly Schlein resta a galla con un 23,5% in calo dello 0,3% ma comunque molto positivo rispetto al pre-Europee. Chi invece sta decisamente peggio sono i grillini di Giuseppe Conte, alle prese con un potenziale terremoto sulla leadership (con Grillo che ha fatto intendere di volere una donna nel medio-lungo periodo) e con risultati quasi sempre nefasti alle urne: ad oggi vale un 10%, in lieve ripresa rispetto ai sondaggi politici della scorsa settimana ma pur sempre un 5-6% in meno rispetto a quanto si ipotizzava a bocce ferme prima delle Europee. Nel resto del Centrodestra rimangono comunque in salute anche se entrambi sotto il 10% i due alleati di Giorgia Meloni: la Lega di Salvini resta davanti con l’8,8% mentre Forza Italia di Tajani, senza più la componente di Noi Moderati come avvenuto nel voto europeo, torna all’8,7% con un passo indietro dello 0,3% rispetto ai sondaggi immediati post-voto.
DOPO LE EUROPEE COME CAMBIANO I PARTITI “MINORI”: BOOM INCREDIBILE DI AVS NEI SONDAGGI POLITICI, RISCHIA DI SPARIRE RENZI
Come però premettevamo non sono solo i “big” ad avere avuto in parte sconvolto lo scenari politico dopo le Elezioni per il rinnovo delle cariche in Ue: i sondaggi politici presentati da TgLa7 danno anche i “minori” con posizioni decisamente stravolte rispetto alle intenzioni di voto pre-Europee. Su tutti, l’exploit di Ilaria Salis, Ignazio Marino e Mimmo Lucano alle urne ha portato l’Alleanza Verdi-Sinistra ad un dato mai raggiunto prima neanche sotto la gestione Vendola del vecchio SEL: i sondaggi Swg danno ad oggi un 7,1% per AVS di Fratoianni-Bonelli che ha del clamoroso, ancora in ripresa dello 0,2% rispetto alle ultime intenzioni di voto.
Il solco scavato con tutte le altre formazioni politiche nel giro di poche settimane è impressionante, con le polemiche attorno alle occupazioni di Salis che al momento non hanno tolto consenso o voti: Azione di Calenda, pur avendo perso le Europee senza alcun seggio eletto, resiste al 3,4% seppur in calo, ma è tutto il resto della componente centrista a pagare dazio dalle urne Ue. Con la disgregazione di Stati Uniti d’Europa – progetto fallimentare per entrare in Parlamento Ue – tornano divisi Bonino e Renzi, con quest’ultimo che rischia davvero la scomparsa politica secondo gli attuali sondaggi: PiùEuropa al 2,2% resta davanti a Pace Terra e Dignità di Santoro al 2%, mentre Italia Viva non va oltre l’1,7%, ampiamente in crisi e sotto quel 4-5% che aveva sempre mantenuto prima delle Europee. Chiudiamo i sondaggi politici Swg con la lista di Cateno De Luca “Sud chiama nord” (non c’è più infatti il cartello elettorale “Libertà” che univa quasi tutti i mini partiti) all’1,2% e Noi Moderati di Lupi all’1%: l’astensione in Italia questa settmana vale il 32%, in aumento dell’1%.