Il caro voli comincerà a farsi sentire per tutti i passeggeri che acquisteranno un biglietto con Lufthansa. La compagnia tedesca è soltanto la prima della lunga trafila di società che potrebbero applicare i rincari a causa della tassa sullo Co2.
La transizione all’elettrico – seppur goda di vantaggi ambientali – causerà dei rincari pesanti che non tutti potranno affrontare. Se prima della tassa green i passeggeri potevano concedersi dei voli in più all’anno, dal 2025 non sarà più possibile.
Il caro voli impaurisce i passeggeri meno abbienti
A partire dal 2025 l’Europa è costretta ad applicare una tassa sull’ambiente che costringe a sua volte le compagnie aeree a rincarare i voli. Sul sito della società tedesca il gruppo Lufthansa scrive:
“Ogni anno il nostro gruppo investe miliardi di euro in nuove tecnologie e collabora con i partner a innovazioni che contribuiscono a rendere il volo progressivamente più sostenibile”.
Il Corriere della Sera riferisce che oltre a Lufthansa nei prossimi giorni potrebbero arrivare i rincari anche da parte di Iag (British Airways, Iberia) e Air France-Klm.
Missione euro zero
Dal prossimo anno i passeggeri dovranno avere a che fare con due nemici: il solito algoritmo che ci alza i prezzi appositamente e la ricerca al prezzo più basso.
L’obiettivo dell’Unione Europea è quello di raggiungere entro il 2050 le famose “zero emissioni di gas serra”. Questo comporta un aumento generale dei prezzi (come se già non ne avessimo visti) e soprattutto il caro voli applicato a tutte le compagnie che viaggiano nell’UE.
La ReFuelEu obbliga le compagnie aeree a dover applicare una specifica quota ambientale per l’aviazione e al momento la roadmap prevista è la seguente:
- 2% dal 2025,
- 6% nel 2030,
- 20% nel 2035,
- 34% nel 2040,
- 42% nel 2045,
- e 70% nel 2050.