La figlia 28enne di Nadia Bengala, Diana Schivardi, condannata a 10 mesi di reclusione in primo grado nel processo che la vede imputata dopo un furto sventato. Lo riporta Il Corriere della Sera, secondo cui la giovane sarebbe accusata di aver tentato di rubare all’interno di alcuni veicoli finendo per essere scoperta da un passante. I fatti, stando alla ricostruzione, sarebbero risalenti al 19 marzo scorso in zona Casal del Marmo a Roma e la figlia dell’ex Miss Italia avrebbe aggredito l’uomo, rimasto ferito.
La condanna in primo grado a carico di Diana Schivardi, assente in aula al momento della lettura del dispositivo della sentenza, riguarderebbe i reati di lesioni, danneggiamento, furto e tentata rapina e sarebbe arrivata a conclusione del rito abbreviato nel quale le sarebbe stato riconosciuto un vizio parziale di mente. Per questo, riferisce lo stesso quotidiano, la pena sarebbe stata inferiore rispetto ai 2 anni e 10 mesi chiesti dal pubblico ministero.
Le parole di Nadia Bengala dopo la condanna della figlia Diana Schivardi
Nadia Bengala è intervenuta ai microfoni del Corriere della Sera a margine della sentenza di condanna a carico della figlia Diana Schivardi, descrivendo la delicata situazione in cui si troverebbe per via della dipendenza da stupefacenti. “È una ragazza sensibile e intelligente. La droga però la sta cambiando, sta scivolando verso il baratro. Per salvarla, l’unica strada è ricoverarla“.
Secondo l’ex Miss Italia 1988, l’unica via per aiutarla è quella di un ricovero coatto perché, ha affermato al quotidiano, “di sua spontanea volontà non andrà mai. E allora sarà la fine“. Nadia Bengala, oggi 62 anni, dipinge la vicenda familiare con un misto di dolore e disperazione. Nadia Bengala ha seguito il processo appena concluso in primo grado, ma la figlia non si sarebbe presentata e sua madre ritiene che non abbia capito la gravità della sua posizione. “Lei ha bisogno d’aiuto – ha aggiunto –, ma anche io ne avrei bisogno per tirarla fuori da questo incubo“.