E’ allarme in Francia per quanto riguarda il mercato immobiliare, la vendita e l’acquisto delle case. Qualora dovesse vincere alle prossime elezioni la gauche, la sinistra potrebbe verificarsi un vero e proprio terremoto, con alcuni acquirenti che in questi giorni stanno rogitando chiedendo però che venga applicata al contratto una clausola di recesso. Sulla questione ne dà ampio spazio il quotidiano La Verità di oggi, sottolineando come siano molti i vicini transalpini che sono spaventati da una vittoria della sinistra alle imminenti elezioni legislative, e che vogliono quindi proteggere i propri investimenti.
Del resto la coalizione composta dal Nuovo partito anticapitalista e da La France Insoumise di Mélenchon, ha promesso una politica economica che “ricorda tanto l’Unione Sovietica” scrive La Verità. Ed è così che in numerosi studi di notai francesi si registrano casi particolari di francesi che temono per i propri conti banca, pronti quindi a tutelarsi con clausole di recesso.
FRANCIA “SE VINCE LA SINISTRA CROLLA IL MERCATO IMMOBILIARE”: MOLTI PROGETTI IN STAND BY
Si tratta di azioni totalmente entro il limite della legge, precisa ancora il quotidiano, citando l’articolo 1195 del codice civile secondo cui se si verifica un cambiamento che sia imprevedibile in occasione della chiusura di un contratto, si può appunto annullare lo stesso o comunque rinegoziarlo in altri termini, ed è ciò che stanno facendo valere numerosi “cugini”.
A riguardo sono interessanti anche le parole di Roy Masliah, il fondatore della piattaforma decla.fr, molto quotata in Francia per quanto riguarda il mercato immobiliare, secondo cui il settore è al momento fermo in vista proprio delle elezioni. Ci sono così diversi progetti che sono stati quindi messi in stand by tenendo conto di quanto potrà incidere il nuovo governo su politiche di tipo fiscale, ma anche aiuti abitativi e regolamentazioni di un mercato. Un grosso punto interrogativo che troverà risposta fa pochi giorni, ma fino all’esito della tornata elettorale è stato tutto messo in ghiacciaia.
FRANCIA “SE VINCE LA SINISTRA CROLLA IL MERCATO IMMOBILIARE”: LE NORME IN DISCUSSIONE
Ovviamente imprenditori edili, intermediari e anche grossi investitori, sperano a questo punto che vinca la destra, ma se dovesse trionfare la gauche la situazione non sarà delle più rosee, per lo meno stando alle premesse descritte da La Verità. Fra le norme della coalizione Nfp maggiormente temute inerenti il mercato immobiliare in Francia anche quella riguardante il divieto di “espellere” l’inquilino nel caso in cui non dovesse pagare l’affitto a meno che non ci sia una proposta di ricollocazione abitativa, norma che ovviamente mette in una posizione di svantaggio i proprietari di case.
C’è anche l’idea di mettere un tetto agli affitti nelle zone di “tensione abitativa”, oltre alla creazione di un polo bancario pubblico di modo da destinare i risparmi a iniziative sociali ed ecologiche. Un altro aspetto che fa storcere il naso agli imprenditori è quello del salario minimo a 1.600 euro netti, cosa che costringerebbe numerose piccole e medie imprese a lasciare a casa il proprio personale non disponendo di tali risorse economiche.