E’ stato approvato il primo vaccino contro il virus respiratorio sinciziale, comunemente noto come Rsv, a base mRna. Si tratta del primo “siero” di questo tipo che viene approvato per un virus che non sia il covid e l’ok è giunta dall’EMA, l’agenzia europea del farmaco. Attenzione però, il vaccino contro il virus sinciziale non sarà per tutti ma solamente per coloro che hanno un’età pari o superiore ai 60 anni, di conseguenza per quei soggetti anziani e più fragili, no quindi per gli under 60 ne tanto meno per i giovani e giovanissimi.
Obiettivo, cercare di prevenire l’insorgere di una malattia molto diffusa del tratto respiratorio inferiore, che nella maggior parte dei casi sviluppa dei sintomi blandi, ma che può portare anche al ricovero ospedaliero e a gravi complicanze proprio nei soggetti a rischio come gli over 60.
VACCINO CONTRO IL VIRUS SINCIZIALE APPROVATO DALL’EMA: IL COMMENTO DI STEPHANE BANCEL
Nella maggior parte dei casi chi si ammala del virus sinciziale manifesta dei sintomi che possono essere confusi con quelli di un normale raffreddore, leggasi ad esempio il naso che cola, mal di gola, tosse e una sensazione di “intontimento” generale. Ma ci sono alcuni casi in cui questa malattia può andare ad intaccare seriamente l’apparato respiratorio nei soggetti più fragili.
Il vaccino contro il virus sinciziale è stato realizzato da Moderna, gigante della farmaceutica che abbiamo imparato a conoscere proprio durante la pandemia di covid, e si chiama mResvia o mRna-1345. Stephan Bancel, CEO dell’azienda con sede negli Stati Uniti, ha accolto con favore l’approvazione del vaccino anti virus sinciziale da parte dell’Ema, sottolineando quanto la loro piattaforma mRna sia innovativa e nel contempo versatile. Il vaccino di Moderna, così come quello contro il covid, non esclude che una persona possa ammalarsi, ma protegge dalla forma grave dell’Rsv, evitando quindi che il paziente possa subire un ricovero se non addirittura morire.
VACCINO CONTRO IL VIRUS SINCIZIALE APPROVATO DALL’EMA: SOMMINISTRATO CON LA SIRIGNA
Come viene somministrato? Stephane Bancel spiega che è stato scelto un solo metodo, quello della siringa preriempita: di fatto delle siringhe vengono consegnate già con la dose di vaccino, permettendo così un notevole risparmio di tempo agli operatori sanitari e nel contempo evitando gli errori nella somministrazione. L’ok dell’Agenzia Europa del Farmaco in merito al vaccino anti virus sinciziale per i pazienti dai 60 anni in su è giunto dopo i risultati dello studio clinico di fase 3 che Moderna ha condotto su 37mila persone dell’età di cui sopra, provenienti da 22 diversi Paesi, studio che è stato in seguito pubblicato sul prestigioso ‘New England Journal of Medicine’.
I dati confermano l’efficacia del farmaco in questione visto che l’83,7% dei “tester” che ha ricevuto il vaccino non si è ammalata o comunque non in forma grave. Il vaccino è inoltre risultato efficace per un lasso di tempo di quasi 9 mesi, al termine dei quali l’efficacia ha registrato un dato in discesa, pari al 74,6%, ma comunque ottimo.