L’Ue ha autorizzato il primo vaccino per il virus Chikungunya, denominato Ixchiq, che è stato prodotto da Valneva: il siero potrà essere somministrato a coloro che hanno più di 18 anni. Spetterà però ai singoli Stati membri, come riportato da Skytg24, scegliere se metterlo a disposizione della popolazione sulla base dei rischi nazionali ed eventualmente le modalità attraverso cui distribuirlo. Al momento comunque sembrerebbe trattarsi di un’ipotesi non presa in considerazione nell’immediato, dato che questa malattia non è endemica in Europa.
La diffusione del virus tuttavia viene tenuta costantemente sotto controllo da quando il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie di recente ha annunciato che la presenza della zanzara Aedes albopictus, che può essere portatrice del virus Chikungunya, è stata registrata in 13 Paesi dell’Ue, e della zanzara Aedes aegypti a Cipro. In Italia c’è stato anche un caso di infezione, lo scorso anno, a Livorno: si è trattato di una cinquantatreenne straniera, appena tornata da un viaggio all’estero, che è guarita senza conseguenze dopo essere stata curata in ospedale.
Vaccino contro il virus Chikungunya prodotto da Valneva
Sebbene i rischi della diffusione del virus Chikungunya siano ancora bassi, gli esperti sono in allerta anche in virtù del fatto che l’aumento della presenza delle zanzare potenzialmente vettori è stato causato dal cambiamento climatico. La situazione dunque potrebbe peggiorare con il passare del tempo, motivo per cui si è corsi ai ripari in anticipo con l’approvazione del vaccino Ixchiq da parte dell’Ue.
Era da tempo che Valneva lavorava a questo farmaco, dopo il flop incassato durante la pandemia di Covid-19, quando era riuscita a produrre un suo siero e ottenere l’approvazione soltanto quando ormai quelli a mRNA viaggiavano spediti. Adesso un prodotto di successo, anche se si spera di non doverlo utilizzare, se non per coloro che sono a rischio, ad esempio in virtù di viaggi intercontinentali.