Così come da programmi il premier dell’Ungheria, Viktor Orban, ha fatto visita in queste ore a Kiev per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Durante l’incontro con i giornalisti il capo di stato ungherese ha chiesto che avvenga un immediato cessate il fuoco di modo da poter dare vita a dei negoziati di pace. Zelensky, dal suo canto, si dice propenso alla pace ma basta che quella con la Russia sia una pace giusta, facendo quindi sottintendere che vengano rispettate le condizioni di Kiev.
In occasione della conferenza stampa il capo di stato ucraino ha sottolineato l’apprezzamento della visita di Orban dopo che è scattata la presidenza ungherese presso l’Unione Europea, aggiungendo che si tratta di un chiaro messaggio circa il fatto che l’Ue e l’Ucraina condividano la stessa visione in merito alla guerra, una priorità comune di una pace.
ORBAN A KIEV: COSA HA DETTO A ZELENSKY
Nel vis a vis con Zelensky, Orban ha anche specificato che l’Ungheria intende firmare un accordo di cooperazione con l’Ucraina, sottolineando come l’obiettivo sia quello di migliorare le relazioni fra i due paesi, così come l’Ungheria ha già fatto con le nazioni a lei vicine, parole riportate dal quotidiano Strana.
Una visita quella di Orban a Kiev, che è anche stata attenzionata da Mosca, anche se il Cremlino, tramite il portavoce Dimitry Peskov, ha fatto sapere di non avere alcuna aspettativa sullo stesso bilaterale, aggiungendo inoltre che Russia e Ungheria non si sono contattate prima della visita, e specificando che, visto che Orban si è presentato come presidente di turno dell’Ue, farà gli interessi di Bruxelles. Soddisfatto invece il nostro ministro degli esteri, Antonio Tajani, secondo cui Orban ha fatto bene a sottolineare quale fosse la posizione dell’Unione Europea in merito al sostegno dell’Ucraina.
ORBAN A KIEV: È IL PRIMO VIAGGIO DEL PREMIER UNGHERESE IN UCRAINA
Per Orban si tratta del primissimo viaggio da presidente dell’Ue da quando appunto l’Ungheria è “a capo” di Bruxelles, una mossa che è stata particolarmente apprezzata dai vari leader degli stati membri: “La pace in Ucraina sarà la questione principale del nostro semestre di presidenza” ha detto il premier ungherese, sottolineando come Bruxelles continuerà a lavorare affinchè le ostilità cessino definitivamente fra Ucraina e Russia, ricordando che il prossimo febbraio scatteranno i tre anni di conflitto.
L’incontro è infine servito anche per ribadire la prossima annessione di Kiev all’Unione Europea, con Zelensky che ha specificato che i negoziati per l’adesione sono già stati avviati, ma sarà comunque un processo lungo e scrupoloso e proprio per questo non bisognerà perdere tempo. Fino ad oggi nessun “mediatore”, nemmeno la Chiesa, è riuscito a far avvicinare le posizioni di Ucraina e Russia, e quasi sicuramente neanche Orban ce la farà. Gli analisti non escludono che possa essere Trump l’ago della bilancia, ma il tycoon dovrà prima essere eletto, cosa tutt’altro che scontata.