L’arte è un concetto così vario, diversificato; eppure ascoltando una canzone qualsiasi di Franco Battiato ci si rende conto di come, alcune personalità, riescano a maneggiarla come se fosse la cosa più naturale del mondo. La peculiarità più spiccata era forse la capacità di incanalare quel modo di interpretare e leggere la musica con l’unico obiettivo di trasferire qualcosa agli appassionati; e di fatto, ha lasciato un’eredità artistica di un valore inestimabile.
Considerare Franco Battiato come tra i personaggi più influenti della cultura italiana non è ascrivibile alle considerazioni soggettive. La sua carriera è manifesto oggettivo di innovazioni, sperimentazioni e creazioni che ancora oggi sono fonte d’ispirazione non solo per chi vive il mondo della musica. Negli anni si è dilettato come compositore, scrittore, ma anche come regista e senza dimenticare la sua passione per la pittura; insomma, un artista totale.
Franco Battiato, una vita dedicata all’amore ‘esclusivo’ per l’arte: “Due persone che stanno insieme…”
Diversamente dalle innumerevoli tappe della sua carriera che potremmo dilungarci nel raccontare, poco si può dire a proposito della vita privata di Franco Battiato. La vita mondana non è mai stata il suo habitat e la discrezione era il suo mantra quando si trattava di argomenti personali. Il cantautore non si è mai sposato e non ha avuto figli e, lui stesso attraverso alcune interviste, ha spiegato quali principi e circostanze lo hanno portato a non vivere come un problema tali aspetti.
“Due che stanno insieme devono avere la capacità di darsi autonomia a vicenda; e poi a me piace dormire da solo…”. Parlava così il compianto Franco Battiato in un’intervista riportata dal portale DiLei, e ancora: “Non possiamo trascurare la nostra voce interiore e le nostre esperienze: esistiamo per seguire il nostro destino ed evolverci, non certo per fare figli e produrre simili copie”. Eppure, Franco Battiato nel fiore degli anni ebbe una liason che sarebbe potuta diventare qualcosa di più: “Sono stato innamorato solo una volta, a sedici anni; lei mi faceva tremare le gambe. Fu bello perché finì lì” – raccontava il cantante al Corriere della Sera – “Un altro anno di quei turbamenti e mi avrebbe ucciso”.