Una mamma 40enne di Rimini, si è lanciata nel vuoto dopo essere salita sul tetto del palazzo nel quale abitava, portando con sè anche il figlio di 6 anni. Entrambi sono morti sul colpo dopo il volo di circa 30 metri, nonostante l’arrivo tempestivo dei soccorsi del 118, che purtroppo non ha potuto fare altro che constatare il decesso. L’episodio è avvenuto questa mattina poco dopo le ore 8.30 in un condominio di Via delle Piante, al momento c’è massimo riserbo sulla tragedia che ha colpito non solo i familiari della donna ma anche il compagno.
Stando alle prime testimonianze però sembra che la donna da tempo soffrisse di una grave depressione, la polizia ha poi confermato che il gesto sarebbe stato volontario e soprattutto premeditato, in quanto sarebbero stati ritrovati alcuni biglietti di addio. Le forze dell’ordine continueranno comunque ad indagare su quanto accaduto. Si tratta del secondo gesto estremo di disperazione avvenuto in pochi mesi con le stesse modalità. Lo scorso gennaio infatti, a Ravenna un’altra giovane madre si era lanciata dal nono piano di un palazzo insieme alla figlia di 6 anni che non è sopravvissuta all’impatto.
Mamma si suicida lanciandosi nel vuoto con il figlio in braccio, trovati diversi biglietti di addio
Rimini, una mamma si è suicidata lanciandosi nel vuoto dall’ultimo piano del condominio con il figlio di 6 anni. Stando alle ricostruzioni, la donna, una commessa di 40 anni, doveva portare il bambino dai nonni, che vivono nello stesso palazzo. Le infatti sarebbe dovuta andare a lavoro, mentre il figlio doveva essere accompagnato al centro estivo. Ma dopo aver scritto alcuni biglietti di addio, sarebbe salita sulla scala che porta al tetto dell’edificio. Da qui tenendo il figlio tra le braccia si è buttata da 30 metri.
La polizia indaga sul gesto disperato, ma dai primi dettagli che sono emersi, ed anche dai messaggi di scuse lasciati dalla donna, sembrerebbe un episodio legato al disagio mentale e alla depressione che la 40enne stava vivendo. Molto probabilmente nelle prossime ore, a conferma dell’intento suicida, nell’ambito delle indagini sarà ascoltato anche il compagno della donna e padre del bambino con il quale conviveva, oltre ai genitori di lei che vivono nello stesso stabile.