Le tasse in Italia sono un salasso e i contribuenti italiani più svantaggiati non riescono a versare le imposte dovute. Per questo il Governo ha introdotto la no tax area 2024. Chi non guadagna entro un certo reddito può evitare di pagare le tasse.
Nel nostro Paese non esiste una riforma che eviti di pagare le tasse (che si basano sulla Riforma Irpef). Piuttosto esistono delle deduzioni e detrazioni fiscali che abbassano il reddito imponibile (quello su cui vanno calcolate le tasse).
No tax area 2024: chiariamo di cosa si tratta
In Italia le agevolazioni solitamente si basano sulla detrazione e deduzione Irpef e sull’ISEE. Chi ad esempio non supera i 15 mila euro potrà godere di alcuni incentivi fiscali che mirano a ridurre il pressing fiscale (come l’iniziativa del Comune di Milano per gli universitari).
Da un decennio il Governo ha introdotto la no tax area sia per i dipendenti che per i pensionati. I beneficiari possono godere dell’esenzione del pagamento delle imposte ma poter ottenere nessun rimborso dell’Irpef (visto che non hanno versato tasse).
Con il tempo le decisioni sulla riforma fiscale sono state cambiate tempo parecchie volte. Oggi si è arrivati ad una conclusione: i lavoratori autonomi rientrano nella no tax area sotto i 5.500€ annui, mentre pensionati e dipendenti dovrebbero godere delle stesse “restrizioni”.
Al 2024 risultano nella no tax area tutti i pensionati e dipendenti pubblici e privati che percepiscono un reddito massimo di 8.500€ annui.
Imposta azzerata
Un concetto molto importante da dover spiegare a chi azzera le imposte è legato all’incapienza fiscale. Il contribuente italiano che rientra nella no tax area non versa Irpef e quindi non può avere “credito da scaricare”.
Gli unici casi dove i cittadini possono riscuotere un rimborso fiscale sono quelli dove lui stesso pagherà le tasse (e quindi l’Irpef).