ANALISI SUI RISULTATI EFFETTIVI DEI VOTI ASSOLUTI: FRANCIA VA A DESTRA MA IL GOVERNO ANDRÀ A SINISTRA
Nel giro di pochissimi giorni i risultati delle Elezioni in Francia (ballottaggi delle Legislative dopo voto anticipato per scioglimento del Parlamento voluto da Macron) e in Regno Unito (rinnovo Camera dei Comuni e Governo a Downing Street) hanno messo in campo un tema tutt’altro che banale nell’analisi a fondo sul grado di democrazia oggi esistente in Occidente. La vittoria schiacciante di Starmer a Londra e la totale instabilità invece in Francia hanno ovviamente motivi e spiegazioni molto diverse tra loro con un denominatore comune però che si fonda sul sistema elettorale: la particolarità del “maggioritario puro” inglese e dell’“uninominale a doppio turno” francese hanno permesso un “paradosso” importante in termini di voti.
Le Pen ha preso quasi 9 milioni di voti anche ai ballottaggi delle Elezioni Francia 2024 eppure sarà il terzo partito più rappresentato nella prossima Assemblea Nazionale, appena nata e già bloccata dopo gli accordi di “desistenza” tra i candidati di Ensemble e NFP: alle Elezioni Uk invece i Conservatori di Sunak hanno straperso in molti collegi, eppure il Labour del neo-Premier Starmer può contare su una maxi coalizione allargata di più di 400 deputati pur avendo preso appena 1 milioni di voti in più rispetto al 2019. Il tema è vecchio come il mondo, trovare un sistema elettorale efficace che dia rappresentatività ma anche garantisce stabilità governativa: ad osservare il Regno Unito quantomeno questo secondo punto è mantenuto, in Francia invece i risultati imposti con i tre grandi blocchi sinistra-centro-destra non sembrano portare a nessuno dei due obiettivi ideali.
Osservando solo i risultati di questo secondo turno, il Rassemblement National di Bardella e Le Pen hanno preso il 37,1% di voti assoluti, pari a 8.745.240 di preferenze (al primo turno erano stati 9.379.092, con però il 30% in percentuale); tutto questo porta in dote 143 seggi, meno dei 182 del NFP – che ha preso il 25,8% dei voti, con 7.005.514 preferenze, e meno anche dei 168 di Ensemble, la coalizione di Macron e Attal che ha raccolto “solo” 6.314.418 di voti con il 24,5%.
SCENARI GOVERNO FRANCIA DOPO IL “BLOCCO” DI MACRON: ORA COSA PUÒ SUCCEDERE
In sostanza, Marine Le Pen e la destra francese pur avendo avuto il maggior numero di voti non avrà garantito il maggior numero di seggi, “merito” del sistema elettorale che vige nelle Elezioni Legislative in Francia che premia gli eventuali accordi o ritiri al secondo turno, confluendo i voti contro un “nemico” comune. Resta però il problema della governabilità, oltre che della rappresentanza democratica, e la Francia vive ora giorni di tensione politica (e anche sociale, come visto negli scontri di piazza a Parigi tra facinorosi dei centri sociali e la polizia) proprio grazie al mix tra il “blocco anti-RN” invocato da Macron e dagli effetti di un sistema elettorale “fantasioso”.
Un elettore su 3 ha votato il Rassemblement National ma otterrà solo 1 seggio su 4 nella nuova Assemblea Nazionale: in attesa che l’Eliseo prenda una decisione sui prossimi passi da svolgere con la convocazione di un Premier incaricato, va ricordato che la legge in Francia non obbliga il Presidente del Consiglio ad avere la fiducia in Parlamento, ma al contrario serve per farlo cadere una maggioranza di sfiducia. Su questo dettaglio fondamentale si giocano gli scenari del Governo francese che già in passato è stato formato anche in casi di mancanza di maggioranza assoluta nei numeri: secondo le elaborazioni di YouTrend e Le Monde, ad oggi sono tre i più probabili scenari di Governo guardando i risultati.
In primis, un Governo di minoranza della sinistra di NFP: può contare su 182 seggi complessivi, ma avrebbe bisogno di una astensione di Ensemble e comunque non riuscirebbe ad arrivare alla soglia agognata di 289 seggi; al contrario, un Governo “largo” che vada dai Verdi ai Socialisti fino ad Ensemble, potrebbe nascere sempre però con la necessaria astensione di LFI, oppure dei Repubblicani gollisti; da ultimo, un Governo di Centrodestra con Ensemble e LR avrebbe i numeri se l’NFP decidesse di non votare la sfiducia. Al momento, calcola ancora YouTrend, chi avrebbe la maggioranza piena per poter sfiducia il prossimo Premier in Francia sono solo due blocchi possibili: o i 377 seggi garantiti da Ensemble, Repubblicani e Rassemblent National, o i 340 del NFP assieme ad Ensemble, il che rende di fatto impossibile la nascita di Governi o a guida Melenchon o a guida Bardella. Il risultato è però sempre uno e uno soltanto: l’ingovernabilità, che unità al “paradosso” di una mancanza di rappresentanza democratica non fa esattamente un buon servizio al senso di democrazia laica francese.