Una nuova scossa di terremoto si è verificata oggi ai Campi Flegrei, un sisma che ha avuto una magnitudo di 2.6 gradi sulla scala Richter e che è stato comunicato poco prima di mezzogiorno dall’Ingv, l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Nulla di particolarmente eclatante da segnalare, alla luce dei continui movimenti tellurici dell’ultimo anno, se non per il fatto che a Monte di Procida, ad una decina di chilometri circa dall’epicentro della scossa di terremoto ai Campi Flegrei, si è verificata una frana: i due eventi sono collegati?
Al momento non vi sono certezze, vista la distanza e visto il fatto che il sisma è stato decisamente lieve, ma solamente nei prossimi giorni (forse già ad ore) avremo la certezza, dopo il parere degli addetti ai lavori. Ad oggi fare qualsiasi tipo di associazione appare quanto meno azzardato, certo è che la contemporaneità dei due eventi ha stupito molti, al punto che la notizia della frana successiva alla scossa ha fatto il giro del web, divenendo virale. Il tutto è stato ripreso con un video che è stato pubblicato online e sui social da alcuni bagnanti un po’ distanti dal punto della frana. Fortunatamente non si segnalano persone coinvolte, di conseguenza non ci sono stati dei feriti, e nemmeno danneggiamenti di cose, anche se bisognerà aspettare le prossime ore per avere la certezza. L’epicentro della scossa di terremoto è stato identificato come al solito nella città di Pozzuoli, mentre l’ipocentro a 2,7 chilometri sotto il livello del mare. Clicca qui per il video della frana a Monte di Procida. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, SFOLLATI SCRIVONO A MATTARELLA: “NON POSSIAMO LASCIARE GLI HOTEL IL 15 LUGLIO”
Se le scosse di terremoto ai Campi Flegrei si sono decisamente calmate negli ultimi giorni, soprattutto dal sisma di 4.4 gradi dello scorso maggio, ma la preoccupazione resta alta per le numerose famiglie sfollate dal 20 maggio scorso. Fra soli 4 giorni, come vi abbiamo già spiegato, le persone attualmente alloggiate negli alberghi della zona flegrea, e che sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni in quanto a rischio crollo, saranno costrette ad andare via per trovarsi una nuova sistemazione.
La precedente “deadline” era stata fissata al 30 giugno, quindi regione e istituzioni si erano impegnate a prorogare la permanenza degli evacuati per altre due settimane, fino appunto al 15 luglio. Questa volta però non ci sarà nessuna proroga, di conseguenza dal prossimo lunedì dovranno trovare un nuovo tetto. Difficile capire dove possano andare centinaia di famiglie, e sicuramente ci sarà chi sarà costretto a fare ricorso al palazzetto dello sport allestito a Monterusciello per evitare che gli piova in testa.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, LA LETTERA DEGLI SFOLLATI ALLE ISTITUZIONI
Disperati, gli sfollati, stanno cercando di trovare una soluzione ed è per questo che hanno deciso come ultima mossa, di scrivere una lettera al presidente della repubblica, Sergio Mattarella, affinchè possa fare qualcosa per questa gente. La missiva è stata indirizzata anche al presidente del consiglio, Giorgia Meloni, ma anche a Nello Musumeci, ministro per la protezione Civile, al governatore della regione Campania, Vincenzo De Luca e ad altre autorità e istituzioni della zona.
Nella stessa lettera i residenti evacuati raccontano di come sia difficile trovare una soluzione in affitto visto che la zona dei Campi Flegrei, nonostante le continue scosse di terremoto, continua ad essere un centro fortemente turistico e ogni anno sono moltissimi i vacanzieri, soprattutto stranieri, che si recano per ammirare le bellezze della zona flegrea. Gli stessi cittadini fuori di casa ricordano come tutti i loro oggetti personali siano rinchiusi nelle loro abitazioni che sono state dichiarate non agibili, quindi inaccessibili.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, GLI SFOLLATI NON SANNO DOVE ANDARE: “CI SONO SOLO CASE VACANZA”
Le famiglie sfollate della zona flegrea saranno le prime che riceveranno gli aiuti stabiliti presso il decreto predisposto dopo il terremoto ai Campi Flegrei dello scorso maggio, ma i soldi non basteranno, tenendo conto anche che spesso e volentieri queste famiglie saranno costrette anche ad acquistare mobili e molto altro ancora. Un problema nel problema è che le uniche abitazioni disponibili sono le case vacanze che ovviamente costano migliaia di euro a settimane, cifre che ovviamente non sono compatibili con le disponibilità di queste persone ne tanto meno con gli aiuti messi a disposizione dallo stato.
Ecco perchè i cittadini sfollati chiedono semplicemente che venga prorogata la soluzione alberghiera, una sorta di tempo indeterminato fino a che tutti non riusciranno a trovare una sistemazione che sia adatta alle proprie esigenze e in linea con le proprie disponibilità economiche.