La sostenibilità, quella vera, non può che essere condivisa. Si può e si deve concorrere all’obiettivo della sostenibilità. In questa direzione, Amazon ha lanciato un sito, “Amazon Sustainability Exchange”, in cui mette a disposizione gratuitamente risorse proprietarie per supportare la decarbonizzazione della catena di fornitura. Questo sito fornisce indicazioni e informazioni mai condivise prima, che hanno aiutato Amazon a decarbonizzare le proprie attività.
Amazon ha co-fondato il Climate Pledge nel 2019 e si è impegnata a raggiungere zero emissioni nette di CO2 entro il 2040, un obiettivo ambizioso, soprattutto per un’azienda con un’infrastruttura complessa. Dopo più di un decennio di lavoro per elaborare le conoscenze, le metodologie e i programmi necessari per affrontare il cambiamento climatico, Amazon ha costruito alcuni dei sistemi e degli strumenti più avanzati al mondo per avanzare verso le zero emissioni nette di CO2. Sebbene ci sia ancora del lavoro da fare, sono stati compiuti progressi significativi.
Ad esempio, Amazon ha introdotto più di 24.000 veicoli elettrici per le consegne in tutto il mondo. Inoltre, l’azienda ha costruito un nuovo quartier generale che ha ottenuto la certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) di platino e ha co-inventato una nuova tecnologia per il riciclo di plastiche miste in poliestere, comprese le plastiche biobased e biodegradabili, con il National Renewable Energy Lab (NREL) attraverso il BOTTLE Consortium. Nel 2023, Amazon ha anche fatto corrispondere tutta l’elettricità utilizzata nelle sue attività globali, inclusi i data center, gli edifici aziendali, i negozi di alimentari e i centri di distribuzione, con il 100% di energia rinnovabile, con sette anni di anticipo rispetto all’obiettivo iniziale. Questi sono solo alcuni esempi delle iniziative prese dall’azienda.
Poiché Amazon è composta da molte aziende diverse che toccano quasi tutti i settori, alcuni dei quali si basano su un uso intensivo dei combustibili fossili, questi traguardi non sono stati facili da raggiungere. Ci sono voluti migliaia di ingegneri, ricercatori e scienziati, centinaia di migliaia di ore di lavoro e miliardi di dollari di investimenti per arrivare al punto in cui si trova oggi. Un patrimonio di conoscenze senza precedenti.
Per raggiungere zero emissioni nette di CO2 sarà necessaria un’azione collettiva. Il nuovo sito di Amazon, gratuito e disponibile al pubblico, fornisce informazioni precedentemente proprietarie che possono aiutare altre aziende a compiere progressi significativi verso le zero emissioni nette di CO2. Al momento del lancio, “Amazon Sustainability Exchange” si concentrerà su sette aree chiave: edifici, neutralizzazione delle emissioni di CO2, energia pulita, diritti umani, trasporti, rifiuti e circolarità, e gestione delle risorse idriche. Alcune delle informazioni che saranno ora disponibili includono:
– Un manuale per la misurazione e la rendicontazione delle emissioni di CO2 che spiega come settare obiettivi, identificare le opportunità di abbattimento e trarre spunto da altre informazioni ricavate da anni di misurazione e rendicontazione dei dati relativi alle attività globali di Amazon;
– Un Playbook sull’energia rinnovabile, che condivide le lezioni apprese da Amazon in qualità di maggiore acquirente aziendale di energia rinnovabile al mondo negli ultimi quattro anni;
– Una guida alla gestione degli edifici, che sfrutta tutto ciò che Amazon ha imparato nello sviluppo di HQ2 e degli edifici certificati ILFI, siano essi negozi di alimentari, magazzini, uffici aziendali o altro;
– Una guida per l’istituzione di un programma di gestione dell’acqua, che condivide ciò che Amazon ha imparato nel percorso per diventare water-positive in tutti i data center entro il 2030.
L’obiettivo è far sì che le aziende di tutti i settori e di tutte le dimensioni, dalle piccole imprese alle grandi organizzazioni multinazionali, siano in grado di adottare misure per la decarbonizzazione e per lo sviluppo di attività sostenibili, indipendentemente dal punto in cui si trovano nel loro percorso di sostenibilità. Nel corso del tempo, la piattaforma verrà aggiornata e ampliata con nuovi contenuti e risorse per soddisfare le diverse esigenze dei fornitori. Amazon spera che l’Exchange diventi una piattaforma ampiamente utilizzata e adottata dai colleghi del settore.
Oltre a fornire strumenti e risorse per aiutare gli altri a ridurre le proprie emissioni, Amazon darà priorità alla collaborazione con i fornitori che sono a loro volta impegnati nella decarbonizzazione delle attività e nel raggiungimento delle zero emissioni nette di CO2. L’azienda ha identificato un elenco di fornitori con le emissioni di CO2 più elevate che supportano direttamente le sue attività. Ci si aspetta che questi fornitori, che collettivamente contribuiscono per oltre il 50% delle emissioni totali di Scopo 3 di Amazon, forniscano un piano per la decarbonizzazione delle loro attività e dimostrino progressi reali nel tempo. Amazon darà priorità alla collaborazione con coloro che forniranno i piani e i risultati del loro percorso verso l’azzeramento delle emissioni di CO2. Stanno già lavorando con molti di questi fornitori e continueranno a impegnarsi e a condividere gli insegnamenti attraverso l’Amazon Sustainability Exchange. Amazon si impegna a ridurre ulteriormente le emissioni nella propria supply chain e si aspetta che i futuri fornitori strategici decarbonizzino in modo drastico le loro attività nel tempo.
Quando Amazon ha co-fondato il Climate Pledge nel 2019, ha anche creato una comunità di aziende che potesse aiutarsi nell’affrontare alcune delle più difficili sfide climatiche del pianeta. Oggi ci sono più di 500 firmatari del Pledge in 45 Paesi del mondo. Amazon rimane determinata a raggiungere le zero emissioni nette di CO2 in tutte le sue attività entro il 2040. Per combattere il cambiamento climatico non basta. Amazon intende lavorare a stretto contatto con i fornitori nei giorni e negli anni a venire. Queste azioni collettive non costituiranno solo una parte importante nel raggiungimento degli obiettivi verso le zero emissioni nette di CO2, ma contribuiranno a creare l’impatto duraturo necessario per combattere il cambiamento climatico.
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