È arrivato il (tanto atteso) rinnovo del contratto CCNL ANINSEI che varrà per il triennio tra il 2024 e il 2027 ed esclusivamente per le scuole che non rientrano nel circuito delle statali: numerose – ma ovviamente ci arriveremo nel dettaglio tra poche righe – le novità introdotte, tra l’aumento di stipendi, nuove forme di welfare aziendale e anche nuove regole per il passaggio tra livelli retributivi. Le trattative per il rinnovo del contratto per le scuole non statali non sono state affatto semplici, aprendo ad alcuni (fortuitamente piccoli e risolti rapidamente) scontri tra le sigle sindacali e ANINSEI; ma alla fine una quadra si è trovata grazie – soprattutto – a UIL-SCUOLA, che ha portato avanti fino alla fine le sue istanze ottenendo il (qualcuno direbbe necessario) aumento in busta paga per docenti e personale di vario tipo.
Partendo proprio da qui – che in fin dei conti è l’aspetto sicuramente più interessante per i lavoratori delle scuole non statali che gioveranno del nuovissimo contratto -: entro la fine del mese di novembre verrà distribuito un bonus (purtroppo con la formula ‘una tantum’) di 100 euro; ma poi dall’inizio del 2025 e poi anche nel 2026 le buste paga verranno ‘ingrossate’ di 50 euro, che nel 2027 scenderanno a 30, per un totale di 130 euro in più – ovviamente mensili – in tre anni. Ma non è tutto, perché dal primo gennaio dell’anno prossimo scatterà anche un ulteriore bonus di 20 euro mensili che confluiranno nel cosiddetto salario di anzianità dei dipendenti delle scuole non statali che hanno accumulato almeno 2 anni di anzianità in un singolo istituto.
Scuole non statali, firmato il rinnovo di contratto: le novità
Come vi abbiamo anticipato già poche righe fa, seppur l’aumento di stipendio per i dipendenti delle scuole non statali sia l’aspetto – sicuramente – più interessante del nuovo contratto, le novità sono in realtà numerose: ne è un esempio il già citato welfare aziendale che consisterà nell’adesione ad un fondo pensionistico integrativo e ad un Fondo assistenzialistico sanitario che si tradurranno – nel primo caso – in un 1% di versamenti integrativi e – nel secondo – in ulteriori 10 euro aggiuntivi nella busta paga dei dipendenti delle scuole non statali.
L’ultima – importantissima – novità riguarda la promozione automatica delle Educatrici della prima infanzia che saranno equiparate ai docenti ordinari (sempre, ovviamente, della suola primaria) e potranno passare dal terzo al quarto livello retributivo.