Esce oggi, 16 luglio 2024, “Una rivoluzione di sé. La vita come comunione (1968-1970)”, il libro di Davide Prosperi, presidente di Comunione e Liberazione, su Don Giussani. Nel volume, in particolare, l’autore si sofferma sulle trascrizioni delle lezioni tenute dallo stesso don, nel periodo 1968-1970, soprattutto nelle Giornate d’inizio anno e durante gli Esercizi spirituali. La particolarità di questi testi è che sono inediti, di conseguenza si tratta di materiale mai pubblicato prima e anche per questo ancor di più di valore.
Davide Prosperi, attraverso la prefazione del suo stesso libro, ricorda che in quegli anni, ricchi di movimenti rivoluzionari, anche Gioventù Studentesca subisce il fascino di questi cambiamenti. Si tratta di un gruppo che fino al 1965 è guidato proprio da don Giussani, ma che nel 1968 si spacca, con diversi studenti di licei e università che aderiscono a Movimento Studentesco.
DON GIUSSANI: L’AVVIO DI COMUNIONE E LIBERAZIONE
Nel frattempo don Luigi Giussani aveva lasciato la guida di Gioventù Studentesca per frequentare un nuovo gruppo di giovani universitari che di fatto, come ricorda Prosperi, diventerà poi la base di Comunione e Liberazione. Un evento che nasce presso il Liceo Berchet, e che l’auto descrive con una splendida metafora “Come il tempo della crisalide che segna il passaggio tra l’energia potenziale del bruco e l’espressività compiuta della farfalla”.
All’interno dei testi raccolti e pubblicati da Prosperi, come sottolinea Vaticannews vi è un grande comune denominato che è la comunione, “L’identità del singolo trova linfa e nutrimento nelle relazioni” precisa il portale, a partire da quella basilare che è il rapporto con il Creatore, così come amava ripetere spesso e volentieri don Giussani «io sono Tu che mi fai». Prosperi ricorda come il messaggio, ma anche l’azione del sacerdote di Desio siano attuali anche oggi, dove la società è caratterizzata sempre di più dall’individualismo “talmente pervasivo da non essere più percepito come problema”.
DON GIUSSANI: DALL’INVITO DI PAPA FRANCESCO ALLE PAROLE DI NICOLA SABATINI
Di fatto quel ’68, che spesso e volentieri viene visto come un periodo di tumulti e sangue, alla fine è divenuto una tappa di maturazione e consapevolezza per i giovani. Vaticannews sottolinea l’importanza di questi scritti, anche in merito all’invito che Papa Francesco fece il 15 ottobre del 2022 ai ragazzi di Comunione e Liberazione, quando disse che la potenzialità del loro carisma fosse ancora da scoprire.
Infine le parole di Nicola Sabatini, il presidente del Centro Culturale Massimiliano Kolbe di Varese, che ricorda come al sacerdote monzese siano bastati pochi incontri con i giovani per decidere di abbandonare la teologie e impegnarsi nella scuola statale con l’obiettivo unico di donare ai giovani studenti ciò che a lui era stato donato. Un lavoro dal valore inestimabile che ha permesso di far scoprire il messaggio di Cristo “a migliaia di giovani come una ricchezza per il presente, perché così era per lui”.