Non è detto che gli studi professionali siano tutti e solo di grandi dimensioni. Per quelli piccoli il Governo ha adottato fortunatamente un nuovo ammortizzatore sociale permettendo l’accesso alla cassa integrazione dal 2024 anche laddove i dipendenti siano soltanto “uno o due”.
In precedenza non c’era nessun supporto che permettesse agli studi professionali piccoli di accedere al Fondo di solidarietà bilaterale (per tali attività). La novità oggi è stata del FSAP partirà da questo mese (luglio 2024) e come già accennato può riguardare anche quegli studi fino a due dipendenti.
Cassa integrazione studi professionali 2024: si parte da luglio 2024
Le tutele attualmente incrementate (da luglio 2024) sono state estese concedendo anche la cassa integrazione anche per i piccoli studi professionali. La normativa infatti sostiene che l’ammortizzatore sociale può essere goduto (sia ordinaria che straordinaria) al di là della dimensione dell’azienda (una novità che fino allo scorso anno non esisteva).
Sicuramente è un passo in avanti che fa ben sperare anche gli imprenditori più piccoli. D’altronde spesse le categorie più danneggiate sono proprio gli studi professionali dalle dimensioni più piccole. Ma quel che sorge spontaneo chiedersi è: chi paga il contributo?
Contributo ordinario e addizionale
Naturalmente va specificato come e da chi viene pagato il fondo destinato ai piccoli studi professionali. Prima di tutto dobbiamo suddividere il contributo:
- Ordinario: viene ripartito tra lavoratori e datore di lavoro al di là dell’effettivo utilizzo della prestazione.
- Addizionale: è totalmente a carico del datore di lavoro e prevedere il 4% delle retribuzioni perse e si applica solo al verificarsi delle prestazioni.
Va specificato infine che i beneficiari esclusi restano i dirigenti, mentre possono rientrare nella misura anche gli apprendisti e tutti i dipendenti devono aver maturato un minimo di trenta giorni di “anzianità di servizio” nello studio di riferimento.
Per il 2024 è previsto un contributo massimo dell’80% sull’importo perso e per un complessivo massimo di 1.311,56€ nel 2024.