Pino D’Angiò, la moglie Maria Teresa Rainis parla del primo incontro: “Mi era antipatico”
Rai1 questa sera trasmetterà La partita del cuore, evento benefico condotto da Eleonora Daniele che ha lo scopo di raccogliere fondi per l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e vedrà scendere in campo da una parte la Nazionale Cantanti e dall’altra i politici. Spazio durante l’evento avrà anche il ricordo di Pino D’Angio, cantautore napoletano celebre negli anni ’80 per la sua hit Balla, meglio nota come Che Idee. Pino D’Angiò è morto lo scorso 21 giugno per un malore e per le complicanze dei sui problemi di salute, tumori che affrontava da anni. Al suo fianco ha sempre avuto la moglie Maria Teresa Rainis che è stata al suo fianco per quasi cinquant’anni.
E Maria Teresa Rainis, moglie di Pino D’Angiò, tra la pagine del Corriere della Sera, ha ripercorso la sua storia d’amore con l’artista. Dal primo incontro quando aveva appena 18 anni fino alla sua morte che ha lasciato un dolore lacerante. “Era il 1976, all’Università di Milano dove io seguivo i corsi di Medicina e lui si era trasferito da Siena per gli stessi studi. Piaceva molto a una mia amica” ha rivelato la donna, per poi aggiungere: “Mi stava antipatico, amava stare al centro dell’attenzione, mentre io ero seriosa, per niente esibizionista.” Le cose però sono cambiate quando “ha lasciato la fidanzata dell’epoca e ha scelto me. Ha preso casa a Milano e dopo un po’ siamo andati a vivere insieme. Ho festeggiato con lui i 18 anni.”
Maria Teresa Rainis, moglie di Pino D’Angiò: “L’ho amato all’infinito e ora il dolore è lacerante”
Durante l’intervista Maria Teresa Rainis ha ricordato con un misto di gioia e tristezza i cinquant’anni al fianco del marito: “È stata una giostra, ho amato all’infinito quest’uomo e pendevo letteralmente dalle sue labbra. Per me era ed è il mondo. Ero affascinata dalla cultura, dalla curiosità. Ma anche dalla sua onestà, dal fatto che non ha mai accettato compromessi. Qualsiasi cosa facessi, se non c’era la sua approvazione non ero contenta… anche un vestito, non lo compravo se non sentivo il suo parere.” Tuttavia la moglie di Pino D’Angiò ha anche dovuto ingoiare qualche boccone amaro: “Ho ingoiato parecchi bocconi amari ma non mi sono mai sentita tradita perché quello sul palco era Pino D’Angiò e non mi apparteneva. Il mio uomo si chiamava Giuseppe Chierchia”
Ed infine sul dolore per la morte ha confessato: “Che cosa mi manca di più? La complicità, il fatto che ci piaceva stare insieme, ci divertivamo come due scemi. La sera prima che si sentisse male stavamo guardando una trasmissione di vendite di case e lui mi chiese: “ti piacerebbe un buchino per tornare un po’ a Pompei?” Avevamo ancora tanti programmi di vita, voleva portarmi al Palio di Siena. Ho sempre pensato al momento del trapasso ma non lo immaginavo così. Ora il dolore è lacerante, mi manca tutto di lui, era il mio specchio”.