Secondo quanto spiegato dal senatore repubblicano, John Barrasso, ai microfoni di Fox, il Secret Service sarebbe stato a conoscenza dell’attentato a Donald Trump, un’ora prima dell’accaduto. Sembra infatti che il ragazzo che ha sparato all’ex presidente, colpendolo all’orecchio, sarebbe stato identificato come un possibile sospettato ben prima che lo stesso aprisse il fuoco, e tale notizia, se confermata, evidenzierebbe ancora di più le numerose falle nei servizi segreti durante l’ormai famoso attentato a Donald Trump in Pennsylvania, che ha rischiato di essere l’ultima apparizione pubblica della vita del tycoon.
La Fox ha fatto sapere che nella giornata di ieri i legislatori del senato hanno tenuto una conference call proprio con i servizi segreti statunitensi per fare chiarezza sull’attentato a Trump, e John Barrasso ha spiegato che si è trattato semplicemente di un “un briefing al 100% per coprirsi il c**o”. Per il senatore del Wyoming il secret service e il direttore Kimblery Cheatle, continuano ad essere sotto esame, ed inoltre, “nessuno si è assunto la responsabilità” nonostante l’uomo armato fosse stato “identificato come sospettato un’ora prima della sparatoria”, ha ribadito il concetto.
ATTENTATO A TRUMP, “QUEL RAGAZZO AVEVA UN TELEMETRO E UNO ZAINO…”
E ancora: “Aveva un telemetro e uno zaino. Il Secret Service lo ha perso di vista. Nessuno si è assunto la responsabilità. Nessuno è stato ritenuto responsabile. Qualcuno è morto. Il presidente è stato quasi ucciso. Il capo del Secret Service deve andarsene”, ha aggiunto Barrasso, riferendosi a Cheatle e all’attentato a Trump. Marsha Blackburn, senatrice repubblicana dello stato del Tennesse, ha precisato di essere rimasta “inorridita” dopo aver scoperto che i servizi segreti erano appunto a conoscenza da un’ora della minaccia nei confronti di Donald Trump in quel di Butler.
“Non ho alcuna fiducia nella leadership del direttore Cheatle e credo che sia nel migliore interesse della nostra nazione che si dimetta dal suo incarico”, il suo commento su X dopo il briefing di ieri. Stessa linea di pensiero da parte di Mitch McConnell, leader della minoranza in senatore, repubblicano dello stato del Kentucky, secondo cui il Paese merita delle risposte e soprattutto degli atti di responsabilità da parte di chi ha eventualmente commesso degli errori.
ATTENTATO A TRUMP, INTERPELLATA L’HOUSE OVERSIGHT COMMITTEE
Sempre Fox precisa che diversi legislatori del Texas stanno chiedendo alla House Oversight Committee, il principale comitato investigativo della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, considerato fra i gruppi più potenti dell’organo, di esaminare la “retorica politica” che è stata utilizzata nei confronti di Donald Trump prima dell’attentato.
A riguardo Ellen Troxclair, rappresentante repubblicana dello stesso stato, ha inviato una lettera ella commissione nonché al suo presidente, James Comer, chiedendo di prendere in esame le “grottesche raffigurazioni del presidente Trump e le decine di milioni di concittadini americani che lo ritengono un nemico o una minaccia alla democrazia, prima del tentativo di assassinio”. Per la Troxclair gli americani hanno diritto a delle risposte.