Continua la lunga (e sicuramente difficile) lotta del ministro Giuseppe Valditara contro la dispersione scolastica con la pubblicazione – proprio nella giornata di oggi – di un Avviso rivolto a tutte le scuole paritarie secondarie, sia di primo che di secondo grado, che nel corso dei prossimi mesi potranno presentare al Ministero i loro progetti per accedere ad una fetta della cospicua torta di circa 45 milioni di euro. I fondi – fanno sapere del MIM – sono stati ricavati dal PNRR e mirano a promuovere l’adozione e l’implementazioni di progetti (dal tutoraggio alla formazione strettamente intesa) per combattere – appunto – la dispersione, riservati esclusivamente alle scuole paritarie che non si piazzano all’interno del normale circuito statale.
“Con questo avviso – spiega Valditara in una nota – proseguiamo l’azione di contrasto ai divari territoriali e alla dispersione scolastica“, accendendo i riflettori sulle spesso dimenticate (o ignorate) scuole paritarie che potranno concorrere a creare una nuova “scuola basata sulla personalizzazione della didattica e sull’orientamento”. Il fine ultimo – come in ognuno di questi progetti e piani avviati dal Ministero – è quello di “far emergere i talenti e le potenzialità” dei giovani e dei giovanissimi, “senza lasciare nessuno indietro”.
In cosa consiste il piano anti dispersione scolastica proposto dal ministro Valditara alle scuole paritarie
Ma in cosa consiste il piano anti dispersione scolastica attivato dal ministro Valditara nelle tante scuole paritarie italiane? La risposta generale è che si tratta di uno stanziamento di fondi ai quali qualsiasi istituto potrà accedere – come in ogni filone progettuale del PNRR – presentando progetti, piani e programmi che poi saranno valutati dal Ministero che potrà accettarli o rifiutarli. Prima di entrare nel vivo dei progetti urge far presente la data del 12 settembre 2024 (ovvero tra poco meno di due mesi) entro cui le scuole paritarie che intendono accedere ai fondi per combattere la dispersione dovranno presentare i loro piani accedendo alla piattaforma ‘Futura PNRR’.
Non ci sono grandissime indicazioni per la stesura dei progetti, ma è certo che dovranno includere interventi di tutoraggio e formazione – tra cui laboratori, corsi di potenziamento e percorsi didattici personalizzati – volti a ridurre il divario tra istruzione nelle scuole pubbliche e paritarie, ma anche quello territoriale e – soprattutto – a combattere la dispersione degli studenti “con attività – citiamo anche Valditara – mirate a sostenere e motivare [i] più fragili“. Nel testo dell’Avviso si fa riferimento anche all’eventuale supporto da parte di un team di esperti e il partenariato con soggetti, enti ed istituzioni di vario tipo, ma non manca neppure un riferimento al coinvolgimento delle famiglie.