Le scosse di terremoto ai Campi Flegrei continuano, alternando periodo di quiete e di calma, ad altri in cui si verificano movimenti tellurici di continuo. Ieri fortunatamente l’Ingv non ha segnalato alcun nuovo sisma, ma in ogni caso la tensione resta alta in quel della zona della Caldera, visto che ogni movimento tellurico fa venire alla mente gli incubi di un recente passato, il sisma del 20 maggio di magnitudo 4.4 gradi sulla scala Richter, che ha portato ad una massiccia evacuazione.
Le persone sfollate attendono risposte dalle autorità, risposte che ha cercato di fornire anche il noto Mario Tozzi, divulgatore scientifico di casa Rai, fra i più amati del pubblico del piccolo schermo. Parlando con i microfoni di Saturnonotizie.it ha ricordato come vi siano circa una trentina di vulcani nella caldera e quando gli stessi “esplodono”, si produce una spinta fortissima verso l’alto che provoca il famoso fenomeno del bradisismo, il sollevamento del suolo.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, IL BRADISISMO E IL PROBLEMA ALLE BARCHE
A riguardo vanno segnalati dei fatti curiosi negli ultimi tempi, come le cozze raccolte in superficie, ma anche le barche che si sono arenate sul fondale proprio per via dell’innalzamento del fondo del mare. Un fenomeno, quest’ultimo, che ha causato nelle ultime settimane diversi problemi al trasporto marittimo, soprattutto per i traghetti che devono accogliere auto e mezzi pesanti, e che una volta arrivati in porto risultano essere in posizione troppo alta o troppo bassa rispetto alla banchina.
Le continue scosse di terremoto ai Campi Flegrei stanno quindi causando tanti danni a numerose persone, anche perchè, come ricorda Mario Tozzi, in zona ci vivono circa 500mila persone, ed è per questo che si parla di supervulcano. Del resto il rischio vulcanico “è molto alto”, sottolinea l’esperto, non tanto per l’entità della deflagrazione quanto per le persone potenzialmente coinvolte.
TERREMOTO CAMPI FLEGREI, TOZZI: “15MILA ANNI FA UN EVENTO MICIDIALE”
Nonostante ciò, le recenti evacuazioni hanno visto praticamente l’assenza della popolazione locale, con i residenti che non hanno evidentemente il senso del rischio che stanno correndo. Il problema principale ai Campi Flegrei, come per tutte le scosse di terremoto del resto, è che è difficile prevedere quando avverrà un eventuale sisma devastante o un’eruzione impressionante, “Al momento non c’è la certezza”, spiega Tozzi, e non è da escludere anche una eruzione devastante come quella di 15mila anni fa, che addirittura generò quello strato di suolo su cui è stata in seguito costruita Napoli. “Un evento veramente micidiale”.
In ogni caso Mario Tozzi applaude l’autorità, dicendosi convinto che stiano facendo tutto quanto in loro dovere, strigliando però i locali per la mancata presenza (citata sopra), alle prove di evacuazione. E a proposito di piano di sfollamento, 72 ore sono sufficienti? Per Tozzi la risposta è affermativa ma l’importante in queste situazioni è continuare a provare di modo da trovarsi pronti in caso di bisogno, speriamo mai.