Omar era andato a cercare Maurizio, ma al centro di aiuto allo studio non lo aveva trovato; il professore che lo aiutava era fuori per impegni personali. Aveva allora lasciato alla segreteria un foglietto con su scritto di chiamare non appena gli fosse possibile.
Così Maurizio aveva fatto e Omar gli aveva detto che dopo la bocciatura avrebbe voluto cambiare indirizzo perché il liceo non riusciva a farlo, ormai ne era convinto. Era intenzionato a passare all’istituto tecnico in seconda, ma per farlo avrebbe dovuto affrontare degli esami integrativi. A Maurizio voleva chiedere una mano in diritto.
Maurizio gli aveva allora fissato un appuntamento. Omar si era presentato in perfetto orario e dopo averlo ringraziato, gli aveva detto che aveva molto riflettuto su quanto gli aveva comunicato l’ultima volta che lo aveva visto.
“Si ricorda?” aveva sottolineato Omar, e Maurizio, con prontezza, gli aveva risposto “sì, che tu vali! e che non è detto che si debba fare il liceo per dimostrare di valere, chissà che tu non possa documentarlo valorizzando le tue capacità in un istituto tecnico. Certo che mi ricordo, e sono più che convinto che tu se un ragazzo di valore!”
“Ci ho molto pensato e ne ho parlato con i miei genitori che tanto avrebbero voluto vedermi arrivare alla maturità liceale. Sì, ha ragione, io vorrei tentare la strada dell’istituto tecnico.”
“Attenzione, però: non è un ripiego. Ne sei convinto? Non è un ripiego!”
Omar era rimasto colpito dall’energia di Maurizio.
“Sono sincero: oggi lo sento un po’ un piano B, perché il piano A non è riuscito.”
“Va bene, però fidati e vedrai che nel tempo ti renderai conto che è stata una scelta giusta. Tu hai bisogno di maggior praticità, sei un ragazzo molto concreto, hai bisogno di essere valorizzato in questa direzione” aveva insistito Maurizio.
Omar aveva fatto sì con il cenno del capo, la sconfitta era ancora bruciante, sperava di non essere bocciato, ma così era stato. Però in questa incertezza e difficoltà, uno spiraglio c’era, si fidava di quello che diceva di lui Maurizio, si fidava perché aveva visto con quanta dedizione lo aveva aiutato. E questo valeva più di tante parole.
“Mi può aiutare in diritto?” gli aveva allora chiesto Omar, e Maurizio: “ma certo. Apri il libro che cominciamo.”
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