Alla fine – com’era ampiamente prevedibile e chiesto a gran voce sia dall’elettorato che da avversari e sostenitori politici – Biden ha deciso di ritirarsi dalle Elezioni USA che si apriranno il prossimo novembre: una mossa (appunto) largamente attesa, ma che ha anche gettato in una sorta di baratro l’establishment Democratico statunitense che da diversi mesi registra alcuni dei peggiori dati di gradimento nei numerosissimi sondaggi e si trova ora a fare i conti con l’assenza – almeno per alcuni mesi – di un candidato che possa continuare la campagna elettorale. Dal conto suo Biden prima di lasciare la corsa ha anche acceso i riflettori su Kamala Harris, ma di fatto non si tratta di una candidatura effettiva perché tutto dovrà essere deciso dai delegati Democratici dei vari Stati americani che potrebbero scegliere qualsiasi altro candidato, a partire dai governatori per arrivare fino alle celebri ex first lady.
Agli ultimissimi dati sui sondaggi politici degli USA ci arriveremo a brevissimo, perché prima ci interessa rimanere ancora un attimo in Italia per capire come il nostro Bel Paese abbia reagito al ritiro di Joe Biden: secondo dei dati raccolti la scorsa settimana da YouTrend e Quorum (che non tengono, dunque, conto degli ultimissimi sviluppi di ieri sera) erano quasi l’80% – esattamente il 76 – gli italiani a dirsi favorevoli alla rinuncia da parte del Presidente uscente; rispetto ad un misero 16% che si era detto contrario.
Gli ultimi sondaggi USA su Joe Biden prima del ritiro dalla corsa presidenziale contro Donald Trump
Insomma – per dirle in altre parole – Joe Biden sembra aver ascoltato le numerose grida che si sollevano ormai da mesi attorno alla sua figura e alla sua candidatura, tra chi chiedeva un ritiro dalla corsa presidenziale e chi (invece) pretendeva che fosse il Partito Democratico a prendere l’iniziativa: voci che arrivavano – ovviamente – dai Repubblicani, nella speranza che questo avrebbe favorito la corsa di Trump; ma anche da parte dei Democratici, specie tra senatori e deputati preoccupati di perdere – oltre alla presidenza, come dimostravano lucidamente la maggior parte dei sondaggi condotti negli USA sul duello tra Biden e Trump – anche entrambe le camere, consegnando di fatto il potere completamente in mano ai loro ‘avversari’.
È interessante (anche se forse ormai un po’ anacronistico) guardare rapidamente a quei sondaggi che nelle ultime giornate parlavano di un distacco tra il tycoon e il presidente 81enne di almeno 3 punti percentuali: dopo un lungo mese in cui Biden e Trump hanno viaggiato praticamente sulla stessa linea del circa 45%, da giugno in poi – periodo in cui si è tenuto il disastroso dibattito che ha dato il via alla fine politica del presidente eletto – si nota in tutti i sondaggi un netto distacco; con il tycoon in ulteriore crescita dopo l’attentato che l’ha coinvolto la scorsa settimana.
Sondaggi Usa: chi è il favorito tra Biden, Harris, Obama e Clinton
Guardando un pochino più in là – ma cliccando su queste parole troverete tutti i dati dettagliati – sembra che neppure Kamala Harris potrà battere Trump alle urne, registrando nei sondaggi percentuali del tutto simili a quelle di Biden; così come (secondo l’istituto americano 538) sono più del 50% gli americani che disapprovano la figura politica della vicepresidente, contrapposti ad un aumento del favore nei confronti di Donald Trump, vicino al massimo storico e ormai superiore al 40%.
Sarebbero solo due (per ora del tutto ipotetiche) figure a poter giocare una vera partita contro Trump: da un lato Michelle Obama, che da alcuni sondaggi è data addirittura oltre il 50% dei voti in un ipotetica corsa contro Trump; dall’altro la un tempo criticatissima Hillary Clinton, che pur fermandosi al 43% dei voti riuscirebbe ad incanalare una parte dell’elettorato repubblicano, schiacciando Trump sotto alla soglia del 41.