Quattro dei cinque modelli di auto che hanno subito i maggiori cali dei prezzi nei primi sei mesi dell’anno negli Stati Uniti sono elettriche secondo “CarGurus”. Il differenziale di prezzo, che rimane positivo, tra vetture elettriche e quelle equiparabili con motore a combustione si è ridotto ed oggi è poco superiore ai mille dollari rispetto agli oltre ottomila di un anno fa secondo un report di J.D. Power. L’offerta di auto elettriche sui piazzali, misurata in numero di giorni di vendita, è di oltre il 50% superiore a quelle tradizionali.
I produttori di auto hanno lanciato modelli elettrici e aumentato la loro produzione senza che sia cambiato in modo corrispondente il numero di consumatori interessati all’acquisto. I timori di rimanere senza batteria, quelli sull’autonomia delle auto elettriche e, per finire, i tempi di attesa per una ricarica si stanno dimostrando obiezioni che nemmeno sconti e cali di prezzi riescono a vincere.
C’è sicuramente un’altra motivazione dietro lo scetticismo dei consumatori: l’innovazione tecnologica delle auto elettriche rende obsolete vetture con pochissimi anni e pochi chilometri. Il consumatore a fronte di un acquisto che richiede una spesa superiore a quello di un’auto media aspetta a comprare per evitare di trovarsi in mano una vettura svalutata a pochi mesi dall’acquisto.
Il primo boom delle vendite di auto elettriche è stato accolto da una domanda di consumatori spesso indifferenti al prezzo e già possessori di un’auto tradizionale da usare, eventualmente, per i tragitti meno adatti all’elettrico. L’offerta adesso cresce, ma incontra una domanda di consumatori meno indifferenti al prezzo, che non si possono permettere due vetture, che sono obbligati a fare i conti con la scarsità di colonnine e con i tempi di ricarica e che mettono in conto l’ansia di un’autonomia che rimane comunque molto inferiore a quella di un’auto tradizionale. Sono tutte motivazioni che rendono preferibile una vettura tradizionale che viene offerta anche in fasce di prezzo molto più convenienti.
Il consumatore europeo è in una condizione peggiore di quello americano e questo posticipa il problema di mercato che si è materializzato in America. L’offerta di auto elettriche in Europa è stata limitata da attese più prudenti sulla capacità di spesa dei consumatori. La dinamica però è la stessa. L’auto elettrica funziona molto bene come seconda macchina, come macchina “da città” dove i problemi della frequenza della ricarica e dell’autonomia sono relativi o come opzione per consumatori indifferenti al prezzo. Negli altri casi l’auto a combustione rimane preferibile. Aggirare le preferenze dei consumatori e le loro capacità di spesa imponendo un obbligo per vetture che mal si adattano alle abitudini delle famiglie o che non avranno mai opzioni di fascia bassa ha come unico risultato quello di diminuire il numero di possessori d’auto.
Lavorare per migliorare i consumi delle auto tradizionali e il loro inquinamento è l’unica opzione che rispetta tutti i consumatori.
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