RIFORMA PENSIONI 2024, LA PROPOSTA DI CAZZOLA
Nel Governo è più avvertita la necessità, come trapelato dalle recenti dichiarazioni del sottosegretario ala Lavoro Claudio Durigon, di cercare di aumentare l’adesione alla previdenza complementare, soprattutto da parte dei giovani, visto che rischiano di andare in quiescenza con assegni di importo piuttosto ridotto, soprattutto se le loro carriere saranno contraddistinte dalla discontinuità lavorativa. Secondo Giuliano Cazzola, in termini di riforma pensioni si potrebbe pensare di fare in modo che parte della contribuzione obbligatoria venga dirottata alla previdenza complementare, in particolare quella che sarebbe oggetto del taglio del cuneo fiscale e che può anche far scattare un aumento dell’aliquota fiscale cui si è sottoposti.
RIFORMA PENSIONI 2024, LA RICHIESTA DELL’ANIEF
Per l’ex deputato, come evidenziato in un articolo su firstonline.info, si potrebbe avere, quindi, una misura che non penalizza lo Stato e che può essere attrattiva per alcuni lavoratori. Intanto l’Anief, attraverso il suo Presidente nazionale Marcello Pacifico, chiede non solo la proroga dell’Ape social e di Opzione donna in scadenza a fine anno, ma anche l’ampliamento della platea dei potenziali beneficiari in modo che vengano ricompresi tutti i lavoratori della scuola. Considerando che l’Anief ha già chiesto il riscatto gratuito della laurea e una finestra di pensionamento anticipato da 62 anni per il personale scolastico, il sindacato autonomo sembra voler aumentare la posta dato che dal Governo non sono arrivate finora delle risposte alle richieste avanzate. Vedremo se Pacifico ne avanzerà ancora di nuove.
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