LA PROCURA DI GENOVA CHIEDE PROCESSO IMMEDIATO PER TOTI, SPINELLI E SIGNORINI
Un processo immediato già prima della fine 2024: questo hanno richiesto i giudici della Procura di Genova in merito alle indagini a carico di Giovanni Toti, Aldo Spinelli e Paolo Emilio Signorini. I pm di Genova chiedono infatti il giudizio immediato per l’ex Presidente della Regione Liguria – dimessosi lo scorso venerdì dopo 80 giorni agli arresti domiciliari senza neanche un rinvio a giudizio, dopo essere accusato di l’accusa di corruzione, falso e abuso d’ufficio – così come per l’imprenditori portuale e l’ex presidente dell’Autorità Porto di Genova.
I tre accusati di un controverso (e presunto) traffico di corruzione hanno visto inoltrare la richiesta della Procura di Genova presso il gip (giudice per le indagini preliminari) che ora dovrà verificare che sussistono le condizioni per tale rinvio e, eventualmente, per poi fissare la data di inizio del processo sulla maxi inchiesta che ha coinvolto la Regione Liguria e il Porto di Genova. Si resta invece in attesa per quanto riguarda la data delle prossime Elezioni Regionali Liguria 2024, in quanto occorre il decreto del presidente ad interim Alessandro Piana dopo le dimissioni del Governatore Toti, concentrato ora nell’ottenere la liberazione dai domiciliari in vista dell’eventuale processo.
“NESSUN RITO ALTERNATIVO”: COSA DICONO I LEGALI DI GIOVANNI TOTI E QUALE ITER SCATTA ORA VERSO IL PROCESSO
«Noi non chiederemo alcun rito alternativo»: così hanno spiegato all’ANSA il tris di avvocati dei 3 indagati, ovvero Stefano Savi, Andrea Vernazza e Sandro Vaccaro. Nessun rito abbreviato e nemmeno un patteggiamento, la difesa di Toti (così come quella di Spinelli e Signorini) vuole far emergere e studiare tutte le eventuali prove a loro carico per poi rispondere punto su punto in Aula.
«Avremo tutto il materiale da studiare, comprese una serie di intercettazioni che finora non abbiamo mai sentito», ha spiegato l’avvocato Savi uscendo dalla Procura di Genova, «Vogliamo ascoltare anche i toni usati perché a volte potrebbero essere delle battute». Sul fronte intercettazioni, il legale della difesa intende andarsi a leggere tutto quanto raccolto dall’accusa anche perché nei vari interrogatori fino ad oggi non è stata mai ritenuta veritiera la versione dettagliata fornita dall’ex Governatore Toti. «Ascoltare o leggere tutte le intercettazioni sarà un lavoro enorme», spiega l’avvocato Savi dopo la richiesta di giudizio immediato per il suo assistito. Valutare per bene i toni, le eventuali battute e le contestualizzazioni complete per smontare l’impianto accusatorio contro l’ormai ex Presidente di Regione Liguria,
In termini di iter formale, dopo la richiesta inoltrata dal procuratore capo di Genova Nicola Piacente verso il gip, ora occorre attendere la valutazione sull’effettivo carico di prove nei confronti di Toti, Spinelli e Signorini: se fossero rinviati a giudizio, spiegano le fonti dell’ANSA, il dibattimento potrebbe avere inizio tra il mese di ottobre e quello di novembre 2024. Dopo l’eventuale decreto di rinvio a giudizio, gli indagati hanno fino a 15 giorni di tempo per scegliere eventuali riti alternativi, ma gli avvocati hanno già spiegato che non vi sarà alcun rito abbreviato: