Simone Biles e la malattia: i problemi di salute mentale e il ritiro da Tokyo 2020
Brilla la stella di Simone Biles alle Olimpiadi di Parigi 2024 e la sua carriera, in fondo, parla da sé: un palmares che annovera 30 medaglie ai Campionati del Mondo, di cui ben 23 d’oro, e un totale di 38 medaglie tra Mondiali e Olimpiadi, più di chiunque altro atleta. Un vero e proprio trionfo per la giovane ginnasta americana, classe 1997, che tuttavia negli ultimi anni ha anche dovuto affrontare un periodo di flessione a causa di alcuni problemi di salute mentale. Ma qual è la malattia di Simone Biles e da che cosa è caratterizzata?
I primi segnali arrivarono nel 2021 durante le Olimpiadi di Tokyo quando, durante la finale a squadre femminile, commise un errore al volteggio in seguito al quale decise di non gareggiare più sugli altri attrezzi, onde evitare guai fisici. Tuttavia, dopo altri errori in fase di riscaldamento nelle gare successive, Simone Biles decise di ritirarsi dalla competizione e di prendersi una pausa dallo sport in seguito ai Giochi Olimpici, con la speranza di un ritorno a Parigi 2024 che alla fine si è fortunatamente concretizzata.
Simone Biles e la malattia, cosa sono i “Twisties”: “A volte è dura…“
Ma in che cosa consiste la malattia di Simone Biles e perché ha dovuto temporaneamente ritirarsi dalla scena sportiva? Il termine specifico è “Twisties”, ovvero improvvisi blocchi mentali che impediscono all’atleta di mantenere l’orientamento durante esercizi aerei o prove sportive impegnative, come se si trattasse di una mancanza di consapevolezza del proprio corpo e della sua gestione. “A volte mi sembra di portare il peso del mondo sulle mie spalle. So che sembra che la pressione non mi scalfisca ma a volte è dura”, aveva raccontato la ginnasta sui social.
Si tratta di blocchi di carattere mentale, dunque, dovuti soprattutto alla pressione e che colpiscono periodicamente molti atleti, che non riescono così ad eseguire parallele asimmetriche, avvitamenti o volteggi che d’abitudine sono in grado di effettuare. I “Twisties” possono essere molti rischiosi in fase di esecuzione dell’esercizio poiché l’atleta, trovandosi disorientato in aria e non potendo gestire il proprio corpo, rischia di provocarsi lesioni e guai fisici in fase di atterraggio. Simone Biles ha fortunatamente superato il periodo più buio ed è tornata in attività nell’estate 2023: ora, invece, è impegnata alle Olimpiadi di Parigi 2024 dove sta dando ancora una volta dimostrazione del suo innato talento.