Gli Stati Uniti hanno trovato dopo anni un accordo con Khalid Sheikh Mohammed, quello che viene considerato l’ideatore del diabolico piano dell’attentato dell’11 settembre, l’attacco terroristico più grave nella storia degli Stati Uniti. Secondo quanto riferito da InsiderPaper, il Pentagono ha fatto sapere nella giornata di ieri che lo stesso attentatore si sarebbe dichiarato colpevole evitando così il processo con certezza di finire condannato a morte. Il portale web ricorda come il processo nei confronti di Khalid Sheikh Mohammed, così come verso altri due imputati inerenti i casi dell’11 settembre, siano rimasti impantanati per anni in varie manovre pre processuali, nel frattempo gli stessi imputati sono stati trattenuti nella base militare americana di Guantanamo, in quel di Cuba, protagonista negli anni di vari scandali e abusi.
I dettagli dell’accordo, come spiegato sempre dalla Diefesa Usa, non verranno per il momento resi pubblici ma secondo quanto anticipato dal New York Times Khalid Sheikh Mohammed, così come Walid bin Attash e Mustafa al-Hawsawi avrebbero accettato di dichiararsi colpevoli di cospirazione in cambio dell’ergastolo, di conseguenza avrebbero evitato il processo e una possibile condanna con conseguente pena di morte visti i gravissimi crimini commessi.
ATTENTATO 11 SETTEMBRE: LE POLEMICHE DEI FAMIGLIARI E LO SCANDALO DI GUANTANAMO
Si tratta di una decisione che probabilmente scontenterà alcune delle famiglie delle più di 3.000 persone che hanno perso la vita durante il terribile attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre del 2001, visto che l’indiscrezione era emersa già l’anno scorso e in quell’occasione i famigliari dei deceduti avevano chiesto un processo con pena massima per gli attentatori.
Il problema, come detto sopra, riguarda le torture che gli stessi imputati hanno subito in questi 23 anni a Guantanamo da parte della CIA, di conseguenza si vuole garantire agli stessi un processo equo per evitare ulteriori scandali. Fra gli imputati vi è anche il sopracitato Khalid Sheikh Mohammed, arrestato a marzo del 2003 in Pakistan, e considerato uno degli uomini più fidati di Osama bin Laden, capo di Al-Qaeda.
CHI SONO I TERRORISTI A PROCESSO?
Ha trascorso tre anni nelle prigioni segrete della CIA, ricorda InsiderPaper, prima di essere trasferito a Guantanamo nel 2006; ha dichiarato di aver architettato gli attacchi dell’11 settembre “dalla A alla Z”, oltre ad aver complottato contro gli Stati Uniti, Paese dove tra l’altro aveva frequentato l’università prima appunto delle Torri Gemelle. Ha inoltre detto di aver decapitato con la sua mano destra il giornalista statunitense Daniel Pearl, dopo che era stato catturato, nel 2002 e di aver contribuito al precedente attentato alle Torri Gemelle del 1993, quando venne piazzato dell’esplosivo alla base delle stesse per tentare di farle crollare, uccidendo sei persone.
Infine Bin Attash, colui che avrebbe addestrato due dei dirottatori protagonisti degli attacchi durante l’attentato con gli aerei dell’11 settembre, e che avrebbe inoltre acquisito gli esplosivi oltre ad aver reclutato i membri che hanno ucciso 17 marinai nel famoso attacco alla USS Cole del 2000. Fu catturato in Pakistan nel 2003 e finì anch’esso nelle prigioni segrete della CIA.