La siccità sta mettendo in ginocchio la Sicilia, ma il problema che sta affliggendo l’isola non sta causando una fuga di turisti. Il turismo è un settore in salute, quindi desta non poche perplessità l’articolo del New York Times sulla siccità, perché viene dipinta una situazione emergenziale che non si riscontra però nella realtà.
C’è preoccupazione sulla crisi idrica, infatti si chiedono provvedimenti forti alla politica, anche perché alcune proposte non si sono rivelate risolutive, come nel caso dell’approvvigionamento dal mare, rivelatosi molto costoso. Così si è deciso di sospendere il rifornimento di acqua a Licata (Agrigento) con la nave cisterna della Marina militare, perché il servizio si è rivelato molto costoso in rapporto al quantitativo fornito e il servizio. La situazione è complicata, ma non si può parlare di emergenza turistica per le istituzioni italiane, la cui reazione all’articolo del New York Times sulla siccità è stata durissima.
«Dopo aver perso i raccolti a causa della mancanza d’acqua, l’isola teme ora di perdere anche i turisti», titolava il quotidiano americano. Non si è fatta attendere la replica di Renato Schifani, che non solo conosce molto bene la Sicilia, ma la sta guidando per aiutarla a crescere: «Stiamo assistendo a una delle più grandi operazioni di mistificazione che io abbia mai visto nella vita», ha dichiarato nei giorni scorsi in un’intervista al Giornale in cui ha garantito di essere in contatto con Federalberghi, da cui ha appreso che il flusso turistico sta aumentando. I dati sono oggettivi, mentre altri cercano di creare notizie, diffondendo però fake news.
SCHIFANI CONTRO LA STRATEGIA “SPREGIUDICATA” DELL’INFORMAZIONE
L’ex presidente del Senato conosce bene i meccanismi informativi, motivo per il quale sa bene perché si vuole diffondere allarmismo: questa strategia, che lui definisce «spregiudicata» ora ha messo nel mirino la Sicilia. «Nei prossimi giorni daremo un messaggio a tutta la comunità internazionale per spiegare come stanno le cose», ha annunciato Schifani, secondo cui è oggettivo il problema, oltre che innegabile, d’altra parte ci sono due livelli del problema. Il primo riguarda l’eredità di questa regione che non ha avuto per decenni politiche sulle acque e per risolvere la crisi idrica, a ciò si aggiunge l’evoluzione della crisi, perché ora per l’isola il modello climatico è molto simile a quello del Marocco e dell’Algeria.
Tra Stato e Regione sono stati messi a disposizione nel complesso 48 milioni di euro circa per individuare velocemente pozzi, nel frattempo bisogna usare i fondi di coesione per rifare totalmente la rete idrica agrigentina, mentre 90 milioni sono stati stanziati per il ripristino di dissalatori abbandonati e ora inutilizzabili. Tanto basta per capire che il quadro che Schifani ha trovato è a dir poco negativo, ma si sta misurando con questi problemi per affrontarli e risolverli.
SICCITÀ SICILIA, SALVINI: “PIANO DI INTERVENTI STRUTTURALI”
Il messaggio ai turisti è che non hanno nulla da temere, infatti il governatore della Sicilia sfida a indicarli un solo albergo che sia stato costretto a chiudere perché manca l’acqua. Inoltre, i dati sul turismo mostrano un «leggero aumento rispetto all’anno scorso». Nell’intervista al Giornale ha, quindi, messo in guardia da una cattiva informazione che rischia di creare danni ingenti alla regione, anche se è forte e in grado di superare questi attacchi. Anche la ministra del Turismo, Daniela Santanché, ha voluto difendere la regione: «Nessuno nega il dramma della siccità in Sicilia ma inaridire anche il turismo quasi colpevolizzandolo come fa il New York Times aggiunge danno al danno per la Sicilia».
A proposito di ministri, anche quello delle Infrastrutture e Trasporti sta facendo la sua parte: Matteo Salvini in un question time alla Camera ha annunciato che sta lavorando a ogni azione utile per aiutare la Sicilia a superare le criticità che caratterizzano questo territorio da anni. «Il ministero ha concluso la fase istruttoria per il piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico, lo scorso 29 maggio, nella medesima seduta ho presentato un primo stralcio di programmazione finanziato con circa 950 milioni di euro di risorse del mio ministero», ha annunciato il vicepremier e leader della Lega.