I soldi della carta Dedicata a Te si possono recuperare qualora quest’ultima venisse smarrita oppure andasse smagnetizzata. La misura è stata stanziata dal MASAF (Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste).
La Carta Dedicata a Te contiene una ricarica di 500 euro da poter utilizzare una tantum e per le spese di prima necessità. I beneficiari che ne hanno goduto già lo scorso anno potrebbero aver smarrito la carta e se così fosse si troverebbero in difficoltà per utilizzare la cifra.
Recuperare i soldi nella vecchia Carta Dedicata a Te: ecco come fare
Se si vogliono recuperare i soldi della vecchia Carta Dedicata a Te l’iter più semplice da fare (ma anche obbligatorio se si vuol usufruire del contributo) è richiedere una nuova carta.
Di norma i beneficiari del 2023 ma che hanno mantenuto i requisiti anche nel 2024 non dovrebbero richiedere una nuova carta. Ma visto che gli imprevisti sono all’ordine del giorno, coloro che l’hanno smarrita o smagnetizzata potranno recuperare l’importo chiedendone una nuova.
Ecco la procedura dover seguire per non perdere i soldi caricati nella vecchia Carta (uno dei contributi previsti per il 2024):
- Bloccare la vecchia card: è possibile bloccare la vecchia carta Dedicata a Te chiamando il numero verde 800.210.170 e riferendo l’accaduto.
- Denunciare il furto o lo smarrimento: la denuncia va posta alle forze dell’Ordine indicando tutti i dettagli necessari (fornendo il numero della carta persa).
- Richiedere una nuova card: è possibile ottenere una nuova carta direttamente in un ufficio di Poste Italiane, purché venga presentata la denuncia, il documento di identità e compilato il modulo di sostituzione.
Dopo aver completato questa procedura al beneficiario verrà consegnata una nuova carta Dedicata a Te con un nuovo PIN e la ricarica dei 500€ (o il residuo se fosse stata già utilizzata una parte del denaro).
Se la card fosse smagnetizzata non è necessario bloccarla ma si può richiedere direttamente la sostituzione per averne una nuova. É sufficiente presentarsi in un ufficio postale e dimostrare il malfunzionamento.