Chi è il responsabile dell’omicidio di Sharon Verzeni, la 33enne di Terno d’Isola assassinata brutalmente in strada? Al momento si brancola nel buio ma le indagini proseguono e si sta cercando di arrivare ad una quadra. Morning News ha intervistato stamane il papà del compagno della vittima, che ha spiegato: “Lui ogni tanto la seguiva e andavano fuori a fare un giro, si capisce che quella sera li era stanco, doveva andare al lavoro ed è uscita da sola”.
“Le aveva detto di stare attenta ad andare in giro di sera ma lei aveva detto che se avesse trovato qualcuno gli avrebbe dato un calcio, ma quella sera era in giro con gli auricolari e non ha sentito niente, non ha sentito quello che è arrivato da dietro se no, poteva reagire diversamente. Ma che idea mi sono fatto? Per me, come ho già detto, è qualcuno che le ha ronzato in giro e lei si è rifiutata e gliel’ha fatta pagare”. Per il papà del compagno potrebbe trattarsi magari di qualche cliente del bar, visto che Sharon Verzeni, la vittima dell’omicidio, lavorava appunto come barista: “Magari le ha fatto quelle avances”. Un’ipotesi da non escludere, tenendo conto che magari qualcuno potrebbe aver scambiato una semplice cortesia come qualcosa di più.
OMICIDIO SHARON VERZENI, IL SUOCERO: “VOLEVANO FARE UN BIMBO…”
Ma da quanto tempo erano fidanzati Sharon e Sergio? “Era da un po’, si erano conosciuti su Facebook, avevano comprato la casa assieme, avevano fatto il mutuo, il lavoro era andato bene , avevano pensato anche di fare un bambino perché io gliel’avevo chiesto due o tre volta di farmi diventare nonno. Ultimamente era riuscito ad avere la patente, Sergio l’ha aiutata, le ha fatto qualche guida ed aveva la macchina, sembravano due gemelli, la pensavano alla stessa maniera tutti e due”.
Le indagini per l’omicidio di Sharon Verzeni proseguono, e non è da escludere che qualche risultanza possa emergere dal garage che è stato sequestrato di recente dagli inquirenti: possibile svolta a breve?