La pensione di vecchiaia rischia di trascinare i beneficiari sotto la soglia di povertà. L’allarme arriva direttamente dalla federazione nazionale Fnp Cisl Marche che ha analizzato i dati rilasciati dall’INPS nel 2024. Sia gli uomini che le donne percepiscono un assegno che rende impossibile – o quasi – il sostentamento economico.
Il pagamento della pensione di vecchiaia è un problema che si riflette nella vita odierna e quella per il futuro (salvo cambiamenti). Nel settore privato – dai dati INPS – la media dell’assegno previdenziale si attesta a 902€ mensili (lordi per le donne) e sale a 1.200€ mensili (lordi per gli uomini).
Pensione di vecchiaia troppo bassa: è emergenza
Sulla pensione di vecchiaia è intervenuto Silvano Giangiacomi, segretario generale della Fnp Cisl Marche, che a fronte dei dati INPS si è ritenuto preoccupato che gli assegni previdenziali fossero troppo bassi per garantire una sostenibilità al limite della sopravvivenza:
«Sono dati che fanno emergere le dimensioni del problema. Il potere d’acquisto si è ridotto notevolmente a causa dell’inflazione. Chiediamo al Governo di introdurre la misura della pensione minima di garanzia».
Il problema è ancora più risentito per le donne, che oltre a percepire un assegno molto basso (una media di 902€ lordi mensili), molte di esse aiutano i figli al mantenimento.
Cisl e Fnp si sono coalizzate per convincere il Governo a ristrutturare una riforma che possa integrare degli aiuti importanti nei trattamenti previdenziali (oggigiorno sempre più critici).
Le soluzioni al momento sarebbero due: introdurre la pensione minima di garanzia per un sostentamento maggiore, e sostenere la previdenza complementare soprattutto per i giovani che a causa del precariato non possono versare con continuità i contributi INPS.
La media nelle Marche
Giusto per mostrare una panoramica più specifica sulla gravità delle pensioni di vecchiaia, Silvano Giangiacomi ha portato il caso degli assegni elargiti nelle Marche. Al 2024 i beneficiari sono 622.699 e l’84% è destinato come prestazioni per invalidità, vecchiaia, per i superstiti e di inabilità.
La media mensile è di 1.447€ lordi, che scendono a 1.200€ (sempre lordi), che riducono ancora di più il potere d’acquisto.