È giunto ormai quasi per tutti l’atteso periodo delle vacanze estive. Ragioniamo allora su come utilizzare questo prezioso tempo libero in maniera strategica. Perché, se è giusta e indiscutibile la necessità di spegnere il computer, è bene ricordare che non bisogna mai spegnere il cervello. Rallentare è fondamentale per recuperare le forze, ma ciò non significa fermarsi completamente.
Dopo un primo breve periodo di totale relax, indispensabile per ricaricare le pile, occorre infatti trasferire le energie prima utilizzate nelle mansioni lavorative in altre attività ugualmente importanti. Le vacanze rappresentano un’opportunità per concentrarsi sul proprio benessere fisico e mentale che, come risaputo, è anche funzionale a un miglioramento della produttività.
Il successo non deriva da singoli momenti di straordinaria performance, ma da un livello di efficienza costante nel tempo. Il raggiungimento di eccellenti risultati professionali è dunque correlato alla capacità di costruire buone abitudini. E quale miglior periodo per farlo se non quello estivo? È tendenza comune rimandare a settembre l’instaurazione di pratiche virtuose, con il rischio di sommarle ai numerosi impegni che generalmente subentrano nel medesimo frangente. È invece strategico sfruttare il momento dell’anno più carente di impegni per concentrarsi su quelle attività che generano un impatto positivo sul nostro benessere, ma che pare non avessimo mai il tempo di svolgere.
Si tratta di quelle mansioni che, nel metodo di compilazione dell’agenda che in Accademia abbiamo definito Agenda Semaforo®, sono rappresentate con il colore verde. Impegni che costituiscono il tempo per se stessi, che attengono al campo della salute e della formazione personale, come ad esempio lo sport, la lettura, gli hobby, il networking e via dicendo. Il fatto che non si tratti di attività urgenti non deve indurre a trascurarne l’importanza.
Le ferie sono innanzitutto un buon momento per ristabilire una corretta routine del sonno, abituando il corpo a svegliarsi a un orario che garantisca un ragionevole numero di ore di riposo. Altra attività cui dedicarsi è la lettura, non necessariamente di testi professionali, ma di tutti quei libri che consentano una riflessione a più ampio spettro. Infine, l’estate è il periodo migliore per coltivare relazioni, approfittando del tempo libero di cui verosimilmente anche tutti gli altri stanno godendo. Relazionarsi con persone stimolanti è un modo eccezionale per aprirsi a nuove opinioni e punti di vista originali. Il mio consiglio è di cercare un modo per scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo, sia attraverso la lettura di una pagina, uno scambio di pareri con un amico o la nascita di uno spunto di riflessione durante una corsa in riva al mare.
La routine che generalmente caratterizza i periodi lavorativi rischia di bloccare la creatività, portandoci a procedere meccanicamente, quasi come se guidati da un pilota automatico. Questa fase di detox dal lavoro è fondamentale per approcciarsi ai temi professionali assumendo una visione distaccata, riacquisendo una prospettiva più equilibrata e oggettiva. Le idee migliori emergono quando il cervello è sereno e leggero, e non oppresso da impegni e scadenze.
Non è un caso se agosto è il mese dell’anno che più dedico alla scrittura di libri.
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