Arisa vittima di bullismo: la cantante ricorda il passato doloroso
La cantante lucana si racconta a cuore aperto, Arisa apre la scatola dei ricordi, anche quelli più dolorosi e a Repubblica dopo essere stata ospite del Marateale film festival ha preso la parola anche su temi dolorosi riguardo al suo passato, come gli anni in cui è stata vittima di bullismo e proprio per questo ha voluto spendere dei consigli per i più giovani, ora che il tema è purtroppo sempre di grandissima attualità: “Spero che tanti ragazzi, che si sentono in difficoltà in questa società che ci vuole tutti uguali, possano trovare la forza per amarsi, andare avanti”.
Arisa ha deciso di donare il suo brano Canta ancora per il commovente film Il ragazzo dai pantaloni rosa, ammettendo di aver rivissuto tutte le difficoltà tipiche dei ragazzi leggendo il copione della pellicola, una canzone nata quando la madre della cantante non stava bene e per questo l’artista lucana ha ricordato come anche le vite dei personaggi di spettacolo non siano prive di complicanze: “La gente immagina che noi personaggi famosi abbiamo vite bioniche, invece abbiamo famiglie, una vita normale, siamo fatti di carne, ossa e ciccia e cellulite” ha ricordato Arisa.
La cantante commenta le polemiche con la comunità LGBTQ+: “Mi hanno fraintesa”
Arisa, che ha ritrovato da poco l’amore, nel corso dell’intervista concessa a Repubblica si è soffermata anche su un altro argomento che ha molto a cuore, dopo le polemiche passate con la società LGBTQ+, con la quale ci sono stati dei fraintendimenti, anche se oggi il rapporto è ottimo: “Per me è una cosa fondamentale, sono stata molto fraintesa, in determinati frangenti, da alcuni membri della comunità LGBTQ+, uno dei dolori più grandi della mia vita, perché ho fatto della mia diversità una forza e chi mi segue mi ha riconosciuta proprio per questo, credo che ci debba essere un’isola felice per tutti”.
Arisa intanto continua a dare prova del suo talento negli anni e spera in una chiamata dal Festival di Sanremo di Carlo Conti, di scena a febbraio 2025, intervistata da Repubblica ha ricordato come il suo talento le ha permesso di coltivare una passione ed esprimere una parte di se stessa che non riusciva a comunicare senza musica.