Non sono pochi i casi che testimoniano come una passione in comune possa essere terreno fertile per la nascita di un amore. Lo dimostrano ulteriormente Mirca Viola e il marito Enzo Gallo. 21 anni di matrimonio sicuramente splendidi e impreziositi dalla costruzione di una famiglia unita grazie anche alla nascita dei figli Nicholas e Angelica. In realtà, per 4 anni, la coppia – come riporta Wikipedia – era giunta alla separazione. Un matrimonio che sembrava finito e che invece è rinato più forte che mai come testimoniato dalla nascita della sua seconda figlia. Mirca Viola e suo marito Enzo Gallo, a dispetto della separazione, non hanno sentito l’esigenza di risposarsi; segno eloquente di come l’amore ormai maturo non necessitasse di ulteriori conferme simboliche.
Mirca Viola, una famiglia ‘per il cinema’: dal marito Enzo Gallo alla carriera del primogenito Nicholas
Ma chi è Enzo Gallo, marito di Mirca Viola? Come anticipato, entrambi vivono da protagonisti la passione per il cinema seppur da due punti di vista differenti. Lei è ormai un’affermata attrice oltre che regista, lui si occupa invece di produzione cinematografica. Il talento nel caso di Enzo Gallo – marito di Mirca Viola – è piuttosto precoce; già a 28 anni fonda la sua prima casa di produzione denominata ItalVision e con la quale mette mano ai suoi primi lavori come L’Occhio dietro la parte e Un sussurro nel buio.
Negli anni a seguire Enzo Gallo – marito di Mirca Viola – amplifica la sua attività con la casa di distribuzione Film International Company, fondata nel 1980 e grazie alla quale sforna altri capolavori. La passione per il cinema non poteva dunque che investire anche i figli dato che anche il primogenito, Nicholas, si muove con successo nei panni d’attore. Nel 2019 ha avuto la possibilità di collaborare con la madre ad uno spettacolo teatrale come testimoniato dalle parole di Mirca Viola intervistata ai tempi da Il Giornale: “Ci siamo spesso trovati a collaborare insieme… se c’è il nostro zampino nella sua carriera da attore? Troppo, infatti a volte ci sentiamo colpevoli… Comunque l’importante, come dico sempre sui miei figli, è che loro riescano a fare ciò che amano nella vita. Credo sia un grande dono riuscire a vivere il proprio lavoro anche se non si diventa ricchi”.