L’imposta di bollo su un bonifico bancario è obbligatoria in determinati contesti (specialmente se l’importo erogato è alto). A determinare la sua applicazione o meno sono diversi fattori, tra cui l’eventuale familiarità tra i soggetti (ordinante e beneficiario).
L’esenzione dell’imposta di bollo vige fino a 100.000€ qualora il bonifico bancario avvenisse tra due soggetti (familiari o amici). In caso contrario il limite per applicare la tassa scenderebbe a 5.000€.
Imposta di bollo su bonifico bancario: in quali casi si può evitare?
L’imposta di bollo su bonifico bancario è applicata per obbligo di Legge nel momento in cui si supera un importo di 5 mila euro e qualora tra i due soggetti non vi sia nessun rapporto di amicizia e né familiare.
Il fisco è molto attento sulla questione: e sembra assurdo che stiamo passando dalla sfida ad azzerare le commissioni sui bonifici istantanei ad attenzionare perfino le causali di un trasferimento bancario per evitare problemi di natura fiscale.
L’Agenzia delle Entrate specifica sempre che la causale dev’essere più dettagliata possibile. Ad esempio, un amico o un parente che trasferisce dei soldi può inserire per esempio “donazione figlio” o “donazione per un amico” o ancora “regalo di nozze“.
Anche la data è molto importante (specialmente se si fa riferimento all’imposta di bollo). I periodi fiscali sono spesso soggetti a variazioni, così come la percentuale che potrebbe essere applicata come tassa.
L’unica ancora di salvataggio sono i bonifici bancari al di sotto dei 500 euro, per i quali non sono previste operazioni o iter specifici in quanto l’Agenzia delle Entrate è molto più flessibile tanto che non prevede alcuna imposizione aggiuntiva.
Gli importi
L’imposta di bollo applicata ai bonifici bancari potrebbe variare da 34,20€ fino ad un massimo di 100€. La differenza dipende dalla natura finanziaria in cui ci si trova. se si opera ad esempio come ditta o società, o semplice come persona fisica.
Esiste anche la tassa sul deposito che è proporzionale alla cifra immobilizzata. Solitamente viene applicato il 2 per mille a patto che la giacenza media sia oltre i 5.000€.