RIFORMA PENSIONI 2024, LE PAROLE DI SBARRA
Tra le ipotesi di interventi di riforma delle pensioni da introdurre nella Legge di bilancio c’è anche quella, rilanciata dal sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, di dirottare parte del Tfr verso i fondi pensione, di modo che si corra meno il rischio di avere in futuro, specie per i giovani, degli assegni di importo piuttosto esiguo. A questo riguardo, Luigi Sbarra, Segretario generale della Cisl, intervistato dal Quotidiano Nazionale ha spiegato che bisognerebbe affrontare il tema in un dialogo con le parti sociali, cercando anche delle formule per potenziare l’adesione alla previdenza complementare, magari tramite nuove formule di silenzio-assenso destinate ai più giovani, per i quali servirebbe anche una pensione di garanzia.
RIFORMA PENSIONI 2024, LO STUDIO DI FRANZINI E RAITANO
Secondo uno studio di Maurizio Franzini e Michele Raitano, pubblicato su eticaeconomia, un spostamento del 25% del Tfr ai fondi previdenziali rischia di essere regressivo, inefficiente e iniquo. Intervistato da Repubblica Raitano, Professore di Politica economica alla Sapienza di Roma, spiega infatti che spostare risorse del lavoratore, quali quelle del Tfr, verso i fondi pensione non aggiungerebbe nuove risorse da destinare al futuro previdenziale dei lavoratori. Se questi hanno quindi salari bassi avranno comunque pensioni basse. Dal suo punto di vista, quindi, per risolvere il problema di chi ha carriere lavorative discontinue e con bassi stipendi occorre introdurre una pensione di garanzia. Oppure fare in modo che crescano i salari e l’occupazione sia più stabile.
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