Se per il governo è un rischio, per la sinistra invece lo ius scholae rientra in una strategia per attirare il voto degli stranieri, ma di fatto per Magdi Allam sarebbe la morte dell’Italia. Ne parla a La Verità, spiegando che Forza Italia vuole condizionare il quadro politico, non ha un reale interesse riguardo i contenuti della proposta, ma comunque il contenzioso con la Lega è mediatico, non sta incidendo sul governo. Potrebbe essere, invece, un’avvisaglia, visto che i forzisti in Europa fanno parte della stessa famiglia della sinistra, il Ppe.
Le ricadute sul governo italiano possono esserci se si vuole omologare il nostro quadro politico a quello europeo. Per questo il giornalista e scrittore, con un passato in FdI, non esclude una nuova maggioranza di centrosinistra, come quella che ha portato Draghi a Palazzo Chigi. Detta ancor più semplicemente, sullo ius scholae, e più in generale sul tema della cittadinanza, può nascere un patto tra alcuni partiti per cambiare il governo senza elezioni, «un governo più o meno di emergenza fondato su basi programmatiche che comprendano anche la riforma delle regole per l’accesso alla cittadinanza».
Il tutto, per Magdi Allam, per una riforma anche si basa su un presupposto infondato, «perché oggi, nelle nostre scuole, più che insegnare i contenuti della cittadinanza italiana si insegna casomai la cittadinanza europea, o semplicemente si insegna ad essere cittadini del mondo».
MAGDI ALLAM “STRANIERI AVVANTAGGIATI IN ITALIA”
Per Magdi Allam il tema non è neppure prioritario, perché l’Italia non è rimasta indietro sulla questione cittadinanza, anzi ritiene sia troppo permissiva. «Concediamo la cittadinanza anche a persone che non conoscono mezza parola di italiano, o a donne che si presentano di fronte ai pubblici ufficiali completamente velate».
A La Verità cita anche il reddito di cittadinanza che è stato dato anche agli stranieri, i quali possono entrare nelle graduatorie per le case popolari, asili nido, bonus e sanità gratuita. Pertanto, per il giornalista e scrittore «non c’è più differenza tra il cittadino e lo straniero», anzi ritiene che il secondo sia avvantaggiato per il reddito basso e più figli a carico.
Il paradosso per Magdi Allam è che prima, quando gli stranieri erano pochi, non c’era la necessità di riformare la cittadinanza, ora che sono meno integrati si aprono le porte «a quella che non è accoglienza, ma invasione». L’ex Udc boccia anche lo ius soli, con cui potrebbe diventare italiano chiunque nasce sul nostro territorio: «Sarebbe la morte dell’Italia. Sicuramente, nell’elaborare queste proposte, il Pd cerca il voto degli stranieri», come ha fatto Mélenchon in Francia.
IMMIGRAZIONE, ISLAM ED ELEZIONI USA
Per quanto riguarda l’immigrazione regolare, su cui il governatore di Bankitalia si è espresso al Meeting di Rimini spiegando che serve per salvaguardare pensioni e finanze pubbliche, Magdi Allam ritiene che l’errore sia stato in realtà spingere i giovani alla laurea lasciando scoperti i posti di lavoro manuali. «Non è ipotizzabile immaginare che saranno gli stranieri a risanare i conti dell’Inps in profondo rosso: chi viene in Italia soltanto per interesse materiale resta uno straniero dentro di sé».
Per quanto riguarda invece l’Islam, di moderati esistono solo i musulmani, non l’Islam, mentre sulla guerra tra Israele e Hamas ritiene che la “soluzione due popoli due Stati” in realtà sia solo un mito infondato: «Sono anzitutto i palestinesi a non volerlo».
Infine, boccia Joe Biden, che ritiene uno dei peggiori presidenti Usa della storia, visto che il mondo ha rischiato «l’apocalisse nucleare», così come la candidatura di Kamala Harris, che non può essere la salvatrice degli Stati Uniti. Il problema, per quanto riguarda Trump, è che se dovesse contestare i risultati elettorali, si rischierebbe «l’esplosione di una guerra civile, in una nazione attraversata da grandi fratture, composta da cittadini armati».